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Covid 19

La mappa delle terapie intensive in Lombardia, servono altri 150 posti: “Una corsa contro il tempo”

Trovare e attivare nuovi letti di terapia intensiva, in una costante corsa contro la velocità di diffusione del coronavirus. È la drammatica sfida che sta affrontando il sistema sanitario lombardo. Entro questa settimana dovrebbero essere allestiti altri 100-150 posti. La mappa delle terapie intensive Covid in tutti gli ospedali della Lombardia.
A cura di Simone Gorla
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Una corsa contro il tempo, giorno per giorno e letto per letto, per attivare tutti i posti necessari di terapia intensiva man mano che aumentano i pazienti covid in condizioni gravi che necessitano cure intensive e supporto respiratorio. È la drammatica partita che sta giocano la sanità lombarda, che concentra gli sforzi per scongiurare lo scenario peggiore: quello dell'esaurimento dei posti, con i medici costretti a lasciare a casa persone con Coronavirus in condizioni serie. Domenica 1 novembre erano 418 i ricoverati in terapia intensiva a livello regionale.

Lombardia, 100-150 letti di rianimazione da attivare in settimana

Perché questo non accada "bisogna fare in fretta" perché "il virus corre più veloce di quanto ci aspettassimo", ha esortato Antonio Pesenti, direttore del dipartimento delle Rianimazioni del Policlinico di Milano e coordinatore terapie intensive nell’unità di crisi della Regione Lombardia. Che nella giornata di domenica ha spiegato di attendersi "l'attivazione di 100-150 letti nel corso della settimana".

La mappa delle terapie intensive in Lombardia

La pressione sale ogni giorno, anche se la velocità sembra essere un po' calata. La mappa dei reparti intensivi dedicati ai malati Covid conferma la gravità della situazione. Pazienti in rianimazione sono ormai in quasi tutti gli ospedali della Lombardia.

Il centro dell'emergenza resta la città di Milano. Ai reparti di Niguarda (28 pazienti in due terapie intensive), Policlinico (14 pazienti in rianimazione), Sacco (21), San Carlo (15), Humanitas (15), San Raffaele (14), Buzzi (3) si sono aggiunti ora anche i due moduli attivi alla Fiera di Milano: 14 persone sono state portate in quello gestito dal Policlinico, 6 in quello dove lavorano i sanitari del Niguarda.

Ricoveri in aumento anche nell'hinterland a Legnano (10), Sesto San Giovanni (6), Cernusco sul Naviglio (2), Garbagnate (6), Melegnano (5), Paderno Dugnano (6), Pieve (7), Cinisello (6), San Donato (3), Rho (1).

Anche Monza sta vivendo ore di grande tensione. All'ospedale San Gerardo sono 28 i ricoverati in rianimazione. Altri 10 persone sono al Policlinico di Monza. In Brianza ci sono poi i presidi di Merate (5 pazienti in terapia intensiva) e Vimercate (2).

Numeri molto alti in provincia di Varese. Tra l'ospedale di Circolo e gli hub covid attivati per l'emergenza i ricoverati in terapia intensiva sono 23. A questi si aggiungono i malati gravi accolti a Busto Arsizio (8) e Saronno (8).

A Como, altra zona poco colpita nella prima ondata e oggi sotto pressione, ci sono 15 persone in rianimazione, una al Valduce. Altre 5 a Erba.

Tornano a essere molti anche i ricoverati gravi al Papa Giovanni XXIII di Bergamo (20 pazienti) e agli Spedali Civili di Brescia (19 pazienti in due reparti intensivi). I due ospedali hanno da oggi in gestione anche la struttura allestita alla Fiera di Bergamo, dove sono stati portati i primi 4 pazienti. Sempre nel bresciano ci sono 6 persone a Manerbio, 4 a Esine e 2 a Desenzano.

A Pavia il Policlinico San Matteo al momento ha 32 pazienti in terapia intensiva, divisi in due strutture. A Cremona i pazienti in rianimazione sono 11, a Crema 2, a Oglio Po sono 3. Sono tre i pazienti a Lodi e 2 a Codogno. A Lecco ci sono 10 pazienti in rianimazione,  8 a Sondalo. A Mantova sono 5.

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