La madre di Vasilica Potincu, uccisa da un 29enne: “Quando ha iniziato a dirgli di no, l’ha minacciata di morte”

Vasilica Potincu è stata uccisa all'età di 35 anni. Ad ammazzarla, all'interno di un appartamento di Legnano (Milano), sarebbe stato un 29enne. Per gli investigatori, infatti, l'assassino sarebbe Andrea Mostoni che è stato fermato mercoledì 28 maggio dal pubblico ministero della procura di Busto Arsizio, Ciro Caramore. Stando a quanto ricostruito dagli investigatori, la donna – che lavorava come segretaria nell'ufficio di un commercialista a Pavia e saltuariamente come escort – sarebbe stata vittima di molestie e minacce da parte di Mostoni.
I due si sarebbero conosciuti dopo che il 29enne avrebbe preso un appuntamento con lei diversi mesi fa. Dopo quel momento, si sarebbero incontrati diverse volte. Sembrerebbe che, a un certo punto, l'uomo le abbia dato dei soldi, circa 50mila euro, inviati con la casuale "regali". Non è chiaro però se siano stati effettivamente regali non richiesti oppure se si sia trattato di un prestito. La natura di queste transizioni, è ancora infatti poco chiara. A ogni modo il 29enne, a un certo punto, li avrebbe rivoluti indietro.
Per chi conosceva la 35enne, il ripensamento di Mostoni sarebbe dovuto a un rifiuto di Potincu alla richiesta di una relazione. "Quando lei ha iniziato a dirgli di no, lui ha iniziato a minacciarla dicendole di tutto e di più. La minacciava di morte": avrebbe raccontato la madre della vittima ai militari.
Lei e la figlia vivevano in una casa a Cinisello Balsamo. Proprio per queste continue minacce, si sarebbe rivolta, tramite un amico, a un avvocato che avrebbe inviato una diffida privata dove si parlava di "innumerevoli telefonate di giorno e di notte dal tenore disturbante". Sempre quest'amico avrebbe raccontato che il 29enne avrebbe iniziato a stalkerizzare la 35enne con continue "richieste di restituzione del denaro".
Un'altra amica ha raccontato che, proprio per questa situazione, aveva iniziato a soffrire "di attacchi di panico, aveva stati di ansia". Sabato, l'avrebbe così uccisa: il corpo è stato ritrovato domenica da un vicino di casa. Aveva ancora un coltello conficcato nella schiena. Una telecamera lo avrebbe ripreso tra le 22.28 e le 23.37 camminare nervosamente in strada. Sarebbe poi sparito tra le 23.37 e le 00.13. La mattina del delitto avrebbe scaricato immagini di morti violente.
Nella giornata di ieri, venerdì 30 maggio, si è svolto l'interrogatorio di fronte al giudice per le indagini preliminari. Mostoni, che lavorava come operaio metalmeccanico ed era residente a Robecco sul Naviglio, si è avvalso della facoltà di non rispondere. Il giudice ha poi convalidato l'arresto, disponendo il carcere.