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“La Lombardia ha lasciato indietro i suoi anziani”: scontro tra Giorgio Gori e Letizia Moratti

Botta e risposta tra Giorgio Gori e Letizia Moratti, sulla campagna di vaccinazioni anti Covid in Lombardia. Alle critiche del sindaco di Bergamo su anziani e fragili ancora in attesa di una dose, ha risposto la vicepresidente della Regione: “Non abbiamo lasciato indietro nessuno, entro l’11 aprile prima dose a tutti gli over 80”.
A cura di Simone Gorla
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"La Lombardia ha lasciato indietro anziani e fragili". La campagna di vaccinazioni fa litigare il sindaco di Bergamo, Giorgio Gori, e la vicepresidente della Regione, Letizia Moratti, alla vigilia della visita del commissario straordinario per l'emergenza, Francesco Paolo Figliuolo, e del capo dipartimento della protezione civile, Fabrizio Curcio.

L'attività di somministrazione dei vaccini anti-covid in Lombardia "non è  perfetta, per usare un eufemismo. Il pezzo che ha fatto più difetto è quello delle prenotazioni, che la Regione ha appaltato a una sua società, Aria, che ha fatto clamorosamente cilecca", ha commentato il primo cittadino bergamasco, intervistato da Radio 24. "La Lombardia, così come altre regioni, ha lasciato un po' in coda i fragili, gli anziani, mettendo avanti altre categorie. I 20enni vaccinati in Lombardia sono il doppio dei 70enni, una categoria molto più fragile che però e' rimasta indietro", ha concluso Gori.

Parole che non sono piaciute alla vicepresidente ed assessore al Welfare lombarda, che ha replicato con una dichiarazione: "Regione Lombardia non ha lasciato indietro nessuno – dice Moratti – ed anzi ha privilegiato con estrema attenzione gli anziani prodigandosi per vaccinarli con sollecitudine ed efficacia. Ad oggi Regione Lombardia ha somministrato la prima dose di vaccino a più del 60% degli oltre 600mila ultraottantenni che hanno aderito alla campagna vaccinale a loro dedicata e da tempo ha messo in completa sicurezza le residenze per anziani vaccinando più di 62mila soggetti, il 100% con la prima dose e ben l'80 con la seconda. Senza contare tutte le strutture ospedaliere che, come le Rsa e i loro ospiti, sono state messe in totale sicurezza vaccinando medici, infermieri, operatori soci sanitari ed altro personale anche giovane. E con il personale della scuola abbiamo superato il 65%".

Moratti sottolinea che "il sistema sanitario regionale ha saputo reagire pur trovandosi al centro dell'esplosione epidemiologica favorita anche da un'alta densità demografica e da una forte mobilità interna ed internazionale. La seconda ondata ha visto dimezzare i decessi causati dal Covid, per una percentuale pari al 25% dell'Italia, mentre nella terza, quella recente delle varianti, la reazione è stata ancor più efficace registrando un ulteriore calo fino all'11% del totale dei decessi italiani".

La vicepresidente lombarda conferma che entro l'11 aprile gli over 80 avranno tutti avuto almeno la prima inoculazione e rivendica gli "innovativi interventi di contenimento e vaccinazione reattiva" che "hanno permesso di dar vita ad un modello di reazione di successo all'esplosione di focolai. A Viggiù, Mede, Castrezzato, Bollate e nei 23 comuni del Basso Sebino a cavallo tra Bergamo e Brescia".

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