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La lettera del papà di Luca Marengoni: “Sarai il nostro raggio di luce, realizzeremo tutti i tuoi sogni”

Il testo integrale della lettera del padre di Luca Marengoni, il ragazzo di 14 anni morto investito da un tram a Milano: “Con questo raggio di luce, anzi raggio di Luca, che ci hai lasciato riusciremo ad abbattere tutte le barriere”
A cura di Francesca Del Boca
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Sotto un cielo grigio di novembre i genitori e gli amici hanno detto addio a Luca, all'interno della chiesa dei Santi Nereo e Achilleo in viale Argonne a Milano. Luca era Luca Marengoni, 14 anni, studente al liceo Albert Einstein. L'8 novembre pedalava come ogni mattina diretto in classe, quando è stato investito e ucciso da un tram della linea 16 in via Tito Livio.

Una bara bianca, come quelle dei bambini. I compagni di classe, tantissimi, in lacrime. E la voce del padre di Luca che invade il santuario dove si sta svolgendo il funerale.

"Luca, in tutti noi hai lasciato una luce e avremo la forza di riemergere dal buco nero in cui siamo ora, guidati dalla tua luminosità. Con questo raggio di luce, anzi raggio di Luca, riusciremo ad abbattere tutte le barriere e realizzare per te tutti i sogni che avevi". 

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Il testo integrale della lettera del papà di Luca Marengoni

Legge una lettera dedicata al figlio. Straziante, intensa. "Ora non ci sei più, ti abbiamo avuto con noi solo per 14 anni. In questi anni hai seminato così tanto che noi ci siamo trovati abbracciati da tutta la città di Milano, che tu amavi e vivevi. Tutti sono qui per te. Noi non ti vedremo più, non ti vedremo crescere, non sarai fisicamente con noi seduto a tavola".

"Mamma non ti sveglierà più la mattina, non ti vedremo circolare con le cuffie in casa, fare la guerra coi cuscini con tuo fratello Enrico, abbracciarsi e litigare con lui e soprattutto non ci stupiremo più di te, perché tu eri in grado di stupirci per la tua capacità di accogliere i ragazzi più fragili".

Il ritratto di un ragazzino sveglio, già maturo e profondo. "Ti ammiravamo. Ammiravamo la tua autonomia nello studio, eri molto brillante e volevi raggiungere i tuoi obiettivi. Ammiravamo la tua capacità di comprendere le persone, nel cercare insegnamenti da coloro che pensavi potessero darti qualcosa".

E ancora. "Ammiravamo la tua fantasia, la tua capacità di vedere le cose da un altro punto di vista, la tua profondità, qualsiasi tua scelta era frutto di un approfondimento, dalla maglietta alla canzone, dalla scelta della scuola a quella della bicicletta. Proprio quella bicicletta ora straziata".

Un giovane pieno di sogni, e con le idee chiare sul mondo che voleva. "Amavamo la tua sensibilità per i temi ambientali, quando decidevi di partecipare alle manifestazioni per l'ambiente, di dedicarti alla cura degli alberi, di combattere lo spreco di energia e acqua. Ammiravamo la tua capacità di coltivare le amicizie in ogni luogo che frequentavi".

Per questo la famiglia ha contattato Legambiente Lombardia: per chiedere che, in memoria di Luca, venissero piantati alberi in tutta Milano. "Rendiamo la sua Milano più verde". 

Luca Marengoni
Luca Marengoni
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