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Covid 19

“Indossi la mascherina”, capotreno aggredito da un negazionista poi denunciato dalla polizia

Brutta disavventura per un capotreno del trasporto pubblico ferroviario lombardo che, a Milano, è stato minacciato ed aggredito da un passeggero dopo che questi era stato invitato ad indossare la mascherina. “Doveva arrivare una pandemia a portare con sé questa follia generalizzata”, ha commentato sui social il capotreno, Marco Crudo, raccontando la vicenda.
A cura di Filippo M. Capra
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Foto Instagram: Marco Crudo
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Denuncia social di un capotreno del trasporto regionale ferroviario lombardo, Marco Crudo, che su Facebook ha raccontato un episodio molto grave avvenuto a Milano che l'ha visto vittima di minacce e un'aggressione da parte di un negazionista del Covid. "In sedici anni di onorato servizio sui treni non ho mai avuto un’esperienza più frustrante e spaventosa (neanche dopo aver elevato multe da centinaia di euro)", esordisce il capotreno prima di raccontare la vicenda.

Capotreno invita passeggero ad indossare la mascherina, aggredito

"Doveva arrivare una pandemia a portare con sé questa follia generalizzata. Una follia che mi costringe tutti i giorni a fare le vasche su e giù per i corridoi del treno per ricordare a decine e decine di persone di indossare correttamente la mascherina". Crudo, 37 anni, ricostruisce la dinamica di quanto successo: ""Guardi che se non indossa la mascherina devo farla scendere alla prossima fermata oppure mi costringerà a chiamare la polizia"", le parole dette a un passeggero, che subito avrebbe risposto: ""Ma quale c… di polizia?"". A quel punto, stando al racconto del capotreno, il passeggero si è alzato e gli è andato "addosso". Così, Crudo ha cercato di allontanarsi mentre "col telefono in mano inizio a comporre il numero di emergenza. Lui però si mette a urlare e mi spinge a braccia spalancate e avvicinandosi sempre di più col petto in aria di sfida contro la parete del treno".

Aggressore denunciato, la paura di Marco in un post su Facebook

Allora, Marco ricorda come abbia tenuto "d'occhio le sue mani per paura possa tirar fuori un’arma di qualsiasi genere, perché, vista la reazione" l'aggressore aveva "tutta l’aria di uno che può possederne". Il caso, poi, ha voluto che sulla carrozza in questione in quel momento ci fosse solo una persona che, però, "non interviene". Così, nonostante la paura per quanto stesse accadendo, il capotreno ha cercato di divincolarsi dalla presa dell'uomo, coprendosi il viso con le mani ("anche per evitare che mi respiri addosso", scrive) quando ad un certo punto l'uomo avrebbe urlato: "Chi c… chiami, fro…?". Preso dal panico Crudo riesce a scappare a tre vagoni di distanza senza essere seguito dall'aggressore, forse – suggerisce il capotreno nel suo lungo post – "perché ha con sé una bicicletta dalla quale non vuole separarsi". Messosi momentaneamente in salvo allora il 37enne è riuscito ad avvisare la Polfer mentre "l’unico testimone presente dice di non aver capito nulla (pur avendo visto tutto)". "Dieci minuti dopo – spiega il capotreno – la polizia mi richiama. L’hanno preso. L’hanno denunciato. Domani io farò lo stesso".

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