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Inchiesta sull’urbanistica a Milano

Inchieste urbanistica a Milano, il consigliere Piscina (Lega): “Il sindaco Sala deve dimettersi”

I Consiglieri Comunali di Milano, Samuele Piscina (Lega) e Luca Bernardo (Forza Italia), hanno commentato a Fanpage.it gli ultimi sviluppi dell’inchiesta urbanistica che questa mattina, mercoledì 16 luglio, è tornata a travolgere Milano. C’è chi chiede le dimissioni di Sala e chi, più cauto, lo considera ancora un gesto prematuro.
A cura di Giulia Ghirardi
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Da sinistra a destra: Samuele Piscina, consigliere comunale di Milano della Lega, il sindaco Beppe Sala e Luca Bernardo, Consigliere Comunale e Capogruppo di Forza Italia in consiglio comunale a Milano.
Da sinistra a destra: Samuele Piscina, consigliere comunale di Milano della Lega, il sindaco Beppe Sala e Luca Bernardo, Consigliere Comunale e Capogruppo di Forza Italia in consiglio comunale a Milano.
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Dopo gli ultimi sviluppi dell'inchiesta urbanistica che questa mattina, mercoledì 16 luglio, è tornata a travolgere la città di Milano con la richiesta d'arresto per 6 persone, tra cui l'assessore Giancarlo Tancredi e il ceo del gruppo Coima Manfredi Catella, l'opposizione è tornata ad attaccare la giunta Sala. Da un lato c'è Samuele Piscina, Consigliere Comunale di Milano della Lega, che si è detto stufo e ha affermato a Fanpage.it che "Sala dovrebbe dimettersi". Dall'altro, c'è Luca Bernardo, Consigliere Comunale e Capogruppo di Forza Italia in consiglio comunale a Milano, che, più cauto, sostiene che "chiedere ora le dimissioni del sindaco" sarebbe "un gesto prematuro e avventato, un gesto di pancia che non appartiene alla politica seria".

Inchieste urbanistica a Milano, la parola all'opposizione

"Sotto il profilo dell'urbanistica Milano è totalmente affossata", ha esordito a Fanpage.it il consigliere della Lega. "Ogni mese succede qualcosa: indagati, cantieri sequestrati, richieste di arresto per un assessore della giunta comunale. È il momento che il sindaco Sala spieghi cosa sta succedendo, soprattutto di fronte a quanto successo oggi e alla fumosità che sta facendo presagire diversi illeciti all'interno dell'amministrazione comunale".

Piscina fa riferimento agli ultimi atti delle indagini della Procura che questa mattina hanno portato alla richiesta d'arresto per 6 persone accusate, a vario titolo, di corruzione e falso. In particolare, il filone d'indagine che ha coinvolto, tra gli altri, l'assessore Tancredi e l'imprenditore Catella, fa seguito a quello iniziato lo scorso marzo quando l'architetto, ed ex vice presidente della Commissione Paesaggio di Palazzo Marino, Giovanni Oggioni era finito agli arresti domiciliari accusato di essere stato il "manovratore" di un "sistema" di "speculazione edilizia selvaggia" a favore degli interessi dei costruttori milanesi.

Proprio a fronte di questo fitto sistema di interessi e corruzione, Bernardo sostiene che "serva un momento di riflessione seria da parte dell’amministrazione e della politica, serve interrogarsi sulla trasparenza e sulla solidità delle scelte compiute per ristabilire la fiducia dei cittadini nei confronti delle istituzioni". Tuttavia, davanti all'ipotesi di chiedere le dimissioni del Sindaco aggiunge: "Non è il momento delle richieste estreme. Milano ha bisogno di trasparenza, dialogo, e soprattutto di una direzione che susciti fiducia. Chiedere ora le dimissioni è, però, prematuro e, al momento, sarebbe un gesto avventato. Sarebbe un gesto di pancia che non appartiene alla politica seria".

Di diverso avviso è, invece, il consigliere leghista. "Sala dovrebbe dimettersi per tantissimi motivi, in primis proprio per il disastro urbanistico che ha travolto Milano", ha spiegato Piscina a Fanpage.it. "Siamo garantisti, ma se uno fa il sindaco in modo serio non può far finta che tutto questo sia passato sotto il suo naso senza che se ne accorgesse". Entrambi, però, concordano su un punto: non c'è stato un controllo adeguato. "La responsabilità politica di chi guida una città c’è sempre. È possibile che alcuni passaggi non siano stati monitorati con la necessaria attenzione", ha riferito Bernardo. "Sotto il profilo dell'urbanistica Milano è totalmente affossata perché c'è stata una totale male gestio", ha aggiunto Piscina.

Dunque, come si può superare questa situazione? "Occorre voltare pagina, puntando su una pianificazione trasparente, accessibile e partecipata", ha concluso il consigliere di Forza Italia. "Il Comune ha censito oltre 130 immobili dismessi: perché non partire da lì, con progetti concreti di recupero urbano? Serve buon senso e serve coinvolgere residenti e commercianti per migliorare i risultati". "L'urbanistica ha bisogno di regole chiare e procedure definitive", ha fatto eco Piscina. "Serve un ufficio urbanistico serio che riesca in tempi rapidi a dare i permessi per costruire. La priorità deve essere la casa a prezzi accessibili partendo dall'housing sociale, tanto sbandierato da Sala che mai è stato realizzato".

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