Inchiesta urbanistica, l’imprenditore Catella voleva portare il “modello Milano” anche a Roma: cosa rivelano le chat

"Vorrei mostrarti la strategia su Roma. Simile a quella che ti ho mostrato su Milano". A scrivere il messaggio è Giuseppe Marinoni, al tempo Presidente della Commissione Paesaggio del Comune di Milano. Dall'altro capo del telefono, invece, c'è Manfredi Catella, fondatore e ceo di Coima. Stando a quanto appreso da Fanpage.it, per la Procura la chat svelerebbe una presunta rete di favori tra l'imprenditore e Marinoni nell'ambito delle indagini sull'urbanistica milanese, e suggerirebbe che le ambizioni degli indagati si spingerebbero ben oltre i confini del capoluogo lombardo.
La chat tra Catella e Marinoni
"Ciao Manfredi come stai? Quando hai tempo una mezz'ora che vorrei mostrarti la strategia su Roma? Simile a quella che ti ho mostrato su Milano… io sono all estero dal 18 al 22… grazie!". Il messaggio, datato 3 luglio 2025, è stato inviato da Giuseppe Marinoni, allora presidente della Commissione per il Paesaggio, a Manfredi Catella, ceo di Coima. Secondo la Procura, tale comunicazione avrebbe un significato molto specifico.
Ieri mattina, martedì 12 agosto, sono state depositate alcune memorie in cui sono contenute le analisi dei cellulari dell'ex assessore del Comune e del numero uno di Coima. Tra queste anche la chat in questione che è stata etichettata dal pm come un "segno allarmante" della volontà degli indagati di estendere il loro "espansionismo strategico" anche al territorio di Roma. L'interpretazione suggerisce, infatti, che le presunte pratiche di collusione e favoreggiamento, che secondo l'accusa avrebbero alterato i processi decisionali del Comune di Milano a beneficio di Coima, fossero pronte a essere replicate anche nella capitale.
Dall'altro lato, la chat non sarebbe altro che l'ulteriore prova della subordinazione di Marinoni agli interessi di Catella. La Procura, infatti, già in passato aveva sottolineato come l'imprenditore avesse un canale di comunicazione privilegiato con Marinoni, arrivando anche a ricevere pareri anticipati su progetti specifici. Così, la discussione di una "strategia" da mettere in pratica per un'altra città rafforzerebbe l'ipotesi di un sistema ben strutturato, pronto a essere esportato per ottenere ulteriori vantaggi privati a discapito della trasparenza pubblica.