Inchiesta urbanistica, fonti media: “Anche Sala è indagato”. Il sindaco: “Allucinante apprenderlo dai giornali”

Il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, sarebbe indagato nell'ambito dell'inchiesta sull'Urbanistica che ieri, mercoledì 16 luglio 2025, ha portato la Procura a chiedere all'ufficio del giudice per le indagini preliminari gli arresti domiciliari per sei persone. Tra queste ci sono l'assessore Giancarlo Tancredi, l'ex presidente della Commissione Paesaggio Giuseppe Marinoni e l'amministratore delegato di Coima Sgr Manfredi Catella. Tra gli indagati c'è anche l'archistar Stefano Boeri, per il quale invece non è stata chiesta alcuna misura cautelare.
Le possibili ipotesi di reato contestate al sindaco Sala
Stando a quanto riportato dal quotidiano Il Corriere della Sera, le ipotesi di reato contestate al sindaco sarebbero "false dichiarazioni su qualità personali proprie o di altre persone" in riferimento all'attestazione di assenza di conflitti di interesse di Marinoni con costruttori o progettisti di lavori esaminati dalla Commissione. Sala sarebbe stato, secondo i pm, a conoscenza dei conflitti, ma nonostante questo Marinoni è stato riconfermato dal sindaco nel dicembre 2024 come presidente della Commissione per il periodo 2025-2029.
Per gli inquirenti, il sindaco sarebbe stato indotto "dall'assessore Tancredi a scegliere Marinoni come presidente della Commissione Paesaggio, conferendogli un potere da cui è pacifico che sia Tancredi per primo a trarre illeciti benefici, e nella consapevolezza che dalla Coima di Catella, così come da altri imprenditori, Marinoni riceva incarichi privati che lo condizionano nelle decisioni sugli interventi di loro interesse".
L'altra ipotesi di reato, stando a quanto riportato dal quotidiano Il Corriere della Sera, sarebbe un concorso in "induzione indebita a dare o promettere utilità" intorno al progetto di Catella e Boeri sul grattacielo Pirellino. L'assessore Tancredi sarebbe stato pressato da Boeri e da Catella "e minacciato della rottura che la mancata approvazione del progetto avrebbe provocato" e avrebbe "insistito a sua volta dietro le quinte con Marinoni, riferendogli anche che il sindaco Sala aveva ricevuto le rimostranze di Catella e Boeri" perché "si decidesse ad esprimersi favorevolmente".
Il progetto di Boeri e Catella
Marinoni e gli altri componenti della Commissione, il 23 marzo e il 18 maggio 2023 avrebbero giudicato il progetto di Boeri e Catella inammissibile per l'impatto. Il 22 giugno 2023, la Commissione avrebbe ammorbidito il no e avrebbe iniziato a esprimere un parere "favorevole condizionato". Sembrerebbe però che 24 ore prima, Boeri avesse inviato "un messaggio vocale con il quale informa Catella di un incontro avvenuto in Comune con Tancredi e Malangone, aggiungendo che occorre far intervenire su Marinoni il sindaco Sala, a cui lui aveva già mandato un messaggio".
Avrebbe scritto nuovamente a Catella di essere stato in Comune da Malangone dove ci sarebbe stato anche Tancredi e sarebbe poi arrivato tale Mario, che potrebbe essere Mario Vanni l'allora capo di gabinetto di Sala: "Come sempre Giancarlo molto sfuggente, mi è sembrato che Christian e Mario abbiano colto il vero rischio, che si vada ad una rottura che sarebbe davvero dolorosa per tutti (…)". E ancora: "Però bisogna che Beppe (Sala, ndr) convochi Marinoni e ci parli, io ho sentito anche Beppe e gli ho inviato un messaggio dicendo: “Guarda, a livello personale, da amico ad amico, ti dico che c’è una situazione che mi fa paura, non fa bene…".
Il 21 giugno 2023, Tancredi avrebbe poi pressato Marinoni "affinché il giorno dopo dia un parere favorevole al progetto di Boeri". E lo avrebbe informato che Boeri "ovviamente" aveva "già parlato con il sindaco Sala". Marinoni avrebbe poi risposto che Boeri non aveva modificato il progetto secondo le indicazioni della Commissione e gli avrebbe così complicato la motivazione di un parere. Avrebbe poi assicurato che avrebbe dato parere favorevole a Boeri e Catella.
Nello smartphone della guardia di Finanza, che sarebbe stato sequestrato mesi fa a Boeri, ci sarebbe poi un messaggio whatsapp a Sala dove i torni sarebbero stati risoluti e di comando. Avrebbe scritto: "Prendilo come warming per domani". Il primo cittadino avrebbe risposto: "Mi dicono che non è solo il presidente (Marinoni, ndr.). So quello che mi riferiscono. E devo fidarmi del giudizio di Giancarlo (Tancredi, ndr.). Domani mattina comunque rivedo con calma".
Il 22 giugno, Boeri avrebbe informato Catella che il progetto aveva ottenuto un parere "favorevole condizionato" e che le obiezioni di Marinoni erano "sparite completamente". Il 5 ottobre 2023 "cedendo alle pressioni indebite di Boeri, di Catella e di Tancredi, e a quelle mediate di Sala" nonché alle interferenze "della parte politica", Marinoni avrebbe indotto "la Commissione a esprimere "a testa bassa" il parere favorevole desiderato da Boeri, Catella e Tancredi".
Il sindaco Sala: Allucinante apprendere da un giornale di essere indagato
Il sindaco Sala avrebbe sempre detto al Corriere della Sera: "Trovo allucinante che il sindaco apprenda da un giornale di essere indagato e non dalla Procura. Si tratta di un metodo inaccettabile". Sul Pirellino ha poi aggiunto che la struttura è stato venduto nel 2019 "e siamo ancora fermi. Sono passati sei anni e i lavori non sono mai partiti. Altro che induzione, è stata una continua discussione perché non abbiamo mai trovato un accordo su quello che potevano fare".
E sulla nomina di Marinoni ha detto: "La composizione della Commissione Paesaggio viene gestita da un’apposita struttura del Comune che seleziona i profili e decide i componenti. Il rapporto tra sindaco e commissione è praticamente nullo. Aggiungo che non ho mai avuto il numero di Marinoni".