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Inchiesta sull’urbanistica a Milano

Inchiesta urbanistica a Milano, chiesto l’arresto dell’assessore Tancredi e dell’imprenditore Catella

La Procura ha chiesto gli arresti domiciliari per l’assessore Giancarlo Tancredi e per Manfredi Catella, ceo del gruppo Coima, e il carcere per altri 4 indagati nell’inchiesta sulla gestione dell’urbanistica a Milano. Le accuse, a vario titolo, sono di corruzione e falso.
A cura di Enrico Spaccini
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Giancarlo Tancredi e Manfredi Catella
Giancarlo Tancredi e Manfredi Catella
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La Procura di Milano ha chiesto l'arresto per sei persone, tra cui l'assessore alla Rigenerazione urbana del Comune Giancarlo Tancredi e Manfredi Catella, fondatore e ceo del gruppo Coima, in uno dei filoni dell'inchiesta sulla gestione dell'urbanistica. Tra gli indagati anche l'ex presidente della Commissione paesaggio Giuseppe Marinoni, l'ex membro della Commissione Alessandro Scandurra e i due costruttori Andrea Bezziccheri, della società Bluestone, e Federico Pella, della società J+S. Accusati, a vario titolo, di corruzione e falso, la Procura ha chiesto i domiciliari per Tancredi e Catella e il carcere per gli altri quattro.

Oggi, mercoledì 16 luglio, gli investigatori del nucleo di polizia Economico finanziaria della guardia di finanza hanno eseguito nuove perquisizioni e acquisizioni, che avrebbero riguardato anche l'abitazione e l'ufficio di Tancredi, e ora stanno notificando agli indagati la convocazione per gli interrogatori preventivi dal gip Mattia Fiorentini. A Catella, che con Coima ha partecipato a progetti come Milano Porta Nuova, il Pirellino, lo Scalo di Porta Romana per le palazzine del Villaggio Olimpico e la Biblioteca degli Alberi, gli investigatori hanno notificato l'atto mentre stava per partire in aereo per un viaggio programmato.

Sarà il giudice, poi, a dover decidere se accogliere le richieste della Procura.

Stando a quanto riportato da Ansa, il filone d'indagine che riguarda l'assessore Tancredi, Catella e Bezziccheri di Bluestone fa seguito a quello per cui lo scorso marzo l'architetto, ed ex vice presidente della Commissione Paesaggio di Palazzo Marino, Giovanni Oggioni è finito agli arresti domiciliari. Secondo i pm Marina Petruzzella, Paolo Filippini e Mauro Clerici, e l'aggiunta Tiziana Siciliano, Oggioni sarebbe stato il "grande manovratore" di un "sistema" di "speculazione edilizia selvaggia" a favore degli interessi dei costruttori.

Tra gli indagati risulta anche Stefano Boeri. Per l'architetto, però, non sono state chieste custodie cautelari e a suo carico sono state eseguite perquisizioni. L'archistar è già imputato in altri due procedimento per turbativa d'asta e false dichiarazioni per il caso della Biblioteca europea e per abuso edilizio sul progetto Bosconavigli.

La Procura: "Un piano ombra in cambio di incarichi"

Giuseppe Marinoni, architetto e presidente della Commissione Paesaggio del comune di Milano, con la "copertura e la consapevolezza" dell'assessore alla Rigenerazione Urbana, Giancarlo Tancredi, avrebbe "perseguito l'obiettivo di attuare un Piano di governo del territorio (Pgt) ombra e con alte parcelle riceveva incarichi privati dagli operatori della finanza immobiliare e proprietari di aree, coinvolti nei maggiori interventi urbanistico-edilizi" in città. A ribadirlo è la Procura di Milano all'interno degli atti dell'indagine dei pm che oggi hanno chiesto, tra gli altri, i domiciliari per Tancredi e il carcere per Marinoni, il quale non avrebbe dichiarato il conflitto di interessi.

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