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Incendio Milano, brucia grattacielo in via Antonini

Incendio Torre dei Moro, gli inquilini: “I 400 mila euro del Comune non sono mai arrivati”

Gli inquilini di via Antonini in un’intervista a Fanpage.it hanno ribadito che i 400mila euro promessi dal Comune di Milano non sono mai arrivati.
A cura di Simona Buscaglia
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"I 400 mila euro che il Comune dice di aver stanziato in realtà non sono mai arrivati". Lo ribadisce Mirko Berti, portavoce degli inquilini del grattacielo di via Antonini 32 a Milano, che aveva preso fuoco in pochi minuti il 29 agosto scorso. Ci sono una serie di limiti, tra cui il reddito e il non aver nessuna seconda casa su tutto il territorio nazionale, "che rendono di fatto impossibile ricevere gli aiuti e accedere alle case che ci erano state proposte" aggiunge Berti. La situazione quindi non è cambiata rispetto a due settimane fa, quando in un'intervista a Fanpage.it Berti denunciava proprio il fatto che il rimborso dei soldi delle sistemazioni, ovvero i 56mila euro di settembre, non fossero ancora arrivati nonostante fosse stata mandata la fattura, così come i 500 euro a testa come rimborso spese, contenuti nella delibera del Comune di Milano.

Berti: Accesso al palazzo? I vigili del fuoco attendono il documento del pm

Dalla Procura di Milano hanno fatto sapere che i periti assicurativi e i consulenti tecnici della Torre dei Moro potranno entrare nei prossimi giorni nell'edificio, accompagnati dai vigili del fuoco, per verificare i danni negli appartamenti e calcolare le stime. A quanto detto da Berti però sembra che il processo non sia così immediato: "I vigili del fuoco attendono che il pm consegni un documento che sembra non sia così immediato. Per noi è un passaggio molto importante: se entrano i periti c'è modo di stilare la perizia per i danni e smuovere la situazione almeno in quel senso". Il portavoce degli inquilini di Via Antonini, aggiunge poi che: "Oggi termina il presidio dei vigili del fuoco qui sotto la Torre, mi hanno appena informato" e sembra che, almeno per la giornata di oggi, i periti non potranno accedere al grattacielo.

Un asse con gli inglesi per controlli in tutta Italia sui pannelli

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Nei giorni scorsi una delegazione dei Vigili del Fuoco di Londra che, nel giugno del 2017, è stata impegnata nel tragico incendio della Grenfell Tower di Londra, è volata a Milano per incontrare i colleghi del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco di Milano che, nel mese di agosto, hanno fronteggiato il rogo alla torre di via Antonini. Agli incontri con i vigili del fuoco italiani e inglesi, oltre a una rappresentanza dei servizi sociali dell’Agenzia di Tutela della Salute di Città Metropolitana di Milano e della Protezione Civile di Milano, oltre a esperti tecnici in tema di sicurezza, hanno preso parte anche una rappresentanza dei familiari delle vittime di Londra e una delegazione degli inquilini sfollati della Torre dei Moro. "Abbiamo costituito un asse con gli inglesi della Grenfell Tower di Londra – ha concluso Berti – per mettere sotto l'attenzione dei governi il fatto che questi pannelli, perché chissà quanti ce ne sono in Italia, devono essere controllati ovunque. Non serve che siano strutture così alte come la nostra, noi ci chiediamo infatti: c'è qualcuno che va a chiedere se questi pannelli siano quelli corretti con materiali certificati? Altrimenti ci potremmo trovare davanti a un altro disastro che magari avrà delle vittime". In Inghilterra sono stati stanziate 5 miliardi di sterline per intervenire in tutti gli edifici costruiti o rivestiti con materiali a rischio, gli inquilini di via Antonini chiedono di essere ascoltati come quelli oltremanica.

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