Incendio nel magazzino di via Cantoni a Milano: i due mandanti e l’esecutore rinviati a giudizio con rito immediato

Sono stati rinviati a giudizio con rito immediato i tre uomini arrestati per l'incendio appiccato lo scorso settembre nello showroom cinese di via Cantoni a Milano.Nel rogo morirono tre giovani cinesi: due fratelli di 18 e 17 anni e un 24enne. Sul banco degli imputati della corte di Assise di Milano, il prossimo 10 settembre, saliranno i due presunti mandanti Yijie Yao e Bing Zhou e il sospettato esecutore materiale Washi Laroo. I tre dovranno rispondere delle accuse di omicidio volontario plurimo, incendio e tentata estorsione.

I fatti contestati risalgono alla sera del 12 settembre 2024, quando un incendio avvolse il magazzino uccidendo i tre ragazzi che dormivano dentro. Le indagini successive accertarono l'origine dolosa delle fiamme e individuarono Laroo, ripreso da alcune telecamere di sorveglianza, come esecutore materiale del rogo. Yao e Zhou furono invece identificati come mandanti: secondo l'accusa avrebbero commissionato l'azione come ritorsione per un debito di 50mila euro contratto dal proprietario del magazzino nei loro confronti.
Al momento Laroo si trova in Olanda, dove è stato catturato mesi fa con un mandato di arresto europeo. Il pm Luigi Luzi, che coordina le indagini insieme al procuratore Marcello Viola, aveva chiesto, tramite il ministero, che le autorità giudiziarie olandesi consegnassero temporaneamente all'Italia il detenuto affinché potesse partecipare, come prevede il codice, ad accertamenti irripetibili. Finora, però, i giudici olandesi si sono sempre rifiutati di estradare il 26enne perché le carceri italiane sarebbero risultate inadeguate per sovraffollamento, numero di suicidi e inadeguatezza delle strutture.