Incendio nel carcere di San Vittore a Milano, trasferiti d’urgenza circa 250 detenuti

Circa 250 detenuti sono stati trasferiti d'urgenza dal carcere di San Vittore a Milano. La decisione è stata presa nella serata di ieri, sabato 13 dicembre, perché i danni al blocco elettrico che si sono verificati a seguito di un incendio avvenuto in tarda mattinata avrebbero reso di fatto inagibile tutto il terzo reparto.
A renderlo noto sono stati Leo Beneduci e Gennarino De Fazio, segretari generali dell'Osapp e della Uilpa Polizia Penitenziaria. "Duecento detenuti, in massima parte ristretti, per reati legati agli stupefacenti dovranno essere trasferiti con la massima tempestività in altre strutture, anche esterne alla Lombardia", hanno fatto sapere, evidenziando un problema più ampio.
"Qui ci sono inoltre circa 500 unità di Polizia Penitenziaria disponibili, a fronte delle oltre 800 previste. Ma quello che risulta ancora più grave è che alle emergenze e ai disagi legati alla vetustà e alle mancate manutenzioni degli immobili penitenziari, l'unica risposta che viene data è quella di un ulteriore sovraffollamento delle carceri vicine, e in questo caso probabilmente quelle già oberate e inadeguate del Piemonte".
Il guasto si è verificato verso mezzogiorno, quando un principio d’incendio partito da un quadro elettrico ha originato una nube di fumo nero. Grazie all’intervento della polizia penitenziaria e dei vigili del fuoco non si sono registrati feriti o intossicati, ma un intero reparto della struttura è rimasto al buio per ore. Fino alla serata di ieri, quando i detenuti sono stati trasferiti d'urgenza. "Ma il vero cortocircuito è quello del governo che mentre discetta di nuovi posti detentivi e moduli prefabbricati trascura gli istituti sovraffollati e in carente organico di polizia e assistenti sanitari cadono letteralmente a pezzi", sempre la protesta dei sindacalisti.