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Incendio Milano, brucia grattacielo in via Antonini

Incendio Milano, gli sfollati in camere di hotel a 50 euro a notte: “Vogliamo incontrare Sala”

Si sono riuniti in assemblea gli inquilini della Torre dei Moro, il grattacielo bruciato domenica pomeriggio in via Antonini a Milano. Tra le richieste quella di incontrare il sindaco Beppe Sala e di capire se le spese che sosterranno per dormire in albergo o in case in affitto saranno rimborsate. I condomini sono anche pronti a fare una class action.
A cura di Francesco Loiacono
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La loro casa non c'è più, bruciata nel giro di poche ore in un pomeriggio di un'ultima domenica d'agosto. E per avere un tetto sopra la loro testa chi non ha amici o parenti che li possono ospitare dovrà necessariamente prendere una casa in affitto o andare in albergo: 50 euro a notte, stando a quanto riporta il quotidiano "La Repubblica". E c'è chi si chiede: "Qualcuno ci rimborserà questi soldi?". Ma è solo una delle domande che gli sfollati della Torre dei Moro, il grattacielo devastato da un incendio a Milano, si sono posti nell'assemblea straordinaria che si è tenuta oggi assieme all'amministratore dello stabile.

Dalla riunione sono emerse diverse richieste: la più importante, come riportato dall'agenzia Ansa, è quella di poter parlare al più presto col sindaco Beppe Sala: "Va bene la gestione emergenziale, ma abbiamo bisogno di un dialogo con l'amministrazione comunale – ha detto Mirko Berti, proprietario di un appartamento al 16esimo piano della torre e colui che si occuperà di comunicazione per conto degli inquilini -. Stiamo affrontando noi tutte le spese e abbiamo bisogno di tutto, da un tetto sopra alla testa a vestiti e pc per lavorare perché abbiamo perso tutto".

Un'inquilina: Non è il palazzo dei ricconi, siamo come dei terremotati

Sui social nei giorni scorsi c'è chi ha criticato il prezzo degli appartamenti nella Torre dei Moro (ma stando a quanto documentato da Fanpage.it alcune case erano state rivendute a poco più di cinquemila euro al metro quadro, un prezzo elevato ma di certo non fuori mercato a Milano), facendo passare il messaggio che chi ha visto la propria casa bruciare (tra loro il cantante Mahmood) non abbia bisogno di aiuto e delle tante iniziative di solidarietà che sono spuntate tra i milanesi. I racconti degli inquilini del grattacielo, però, dicono il contrario: "Non è il palazzo dei ricconi, come ho letto in certi commenti ad articoli di stampa – ha riferito una signora al cronista del quotidiano "la Repubblica" -. Siamo come dei terremotati, abbiamo perso casa, abbiamo perso tutto".

Gli inquilini pronti a fare una class action

Tra gli inquilini della Torre dei Moro emerge anche la proposta di fare una class action in vista di un eventuale processo sulle cause del rogo. Bisognerà però attendere l'esito dell'inchiesta per disastro colposo aperta dalla procura di Milano, che si preannuncia non breve: sono d'altronde ancora in corso le ultime operazioni dei vigili del fuoco all'interno dello stabile, che dureranno ancora giorni. Ancora presto anche per la conta dei danni: alcuni appartamenti si sarebbero in parte salvati dalle fiamme. Per la questione rimborsi, l'amministratore di condominio ha detto di aver attivato l'assicurazione condominiale, invitando però tutti gli inquilini ad attivarsi anche con quelle personali. Ma le domande e i dubbi hanno iniziato ad assillare anche i tanti altri cittadini che abitano all'interno di grattacieli e palazzoni a Milano: i rivestimenti sono ignifughi, o comunque in regola con la normativa? E come funziona con le assicurazioni in caso di eventi come il rogo di via Antonini? C'è, un po' in tutta la città, il crescente bisogno di essere rassicurati perché il dramma di domenica pomeriggio ha mostrato che non ci esistono posti del tutto sicuri: nemmeno casa propria.

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