Incendia il check-in dell’aeroporto di Malpensa, il 28enne arrestato deve restare in carcere

È stato convalidato l'arresto di Aboubakar Traore, il 28enne fermato ieri, mercoledì 20 agosto, all'aeroporto di Malpensa (in provincia di Varese) dopo che aveva preso a martellate alcuni monitor al Terminal 1 e appiccato un incendio. Processato per direttissima dalla giudice Cristina Ceffa del Tribunale di Busto Arsizio, il giovane dovrà restare in carcere in quanto considerato pericoloso e capace di ripetere atti violenti. L'accusa è di danneggiamento aggravato.
Stando a quanto ricostruito, Traore avrebbe iniziato a inveire contro i passeggeri all'aeroporto di Malpensa brandendo un martello intorno alle 11 del 20 agosto. Con quella stessa arma il 28enne ha poi distrutto alcuni monitor degli arrivi e delle partenze del Terminal 1 e ha appiccato un incendio all'altezza dell'imbarco numero 13, probabilmente dando fuoco a un cestino. Prima che potesse allontanarsi, è stato bloccato a terra dagli addetti alla sicurezza di Sea (Società esercizi aeroportuali), la ditta che gestisce l'aeroporto, che lo hanno trattenuto fino all'arrivo della Polaria, il reparto di polizia di Stato che opera negli aeroporti.
Originario del Mali, Traore ha un permesso per protezione sussidiaria. Già il 16 agosto si era presentato in aeroporto per imbarcarsi verso l'Arabia Saudita, ma era stato bloccato e gli era stato ritirato il passaporto perché risultato falso. Il 19 agosto, invece, era stato denunciato per danneggiamenti dopo che aveva preso a martellate una vetrina a Milano.
Questa mattina, giovedì 21 agosto, Traore è stato processato per direttissima al Tribunale di Busto Arsizio. Il 28enne non ha risposto alle domande, ma avrebbe dichiarato che se non lo avessero fermato al momento dell'imbarco per l'Arabia Saudita, non avrebbe "fatto niente". La giudice ha convalidato l'arresto e disposto la misura cautelare del carcere.