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Covid 19

“In Lombardia mancano i vaccini antinfluenzali per l’autunno”: la denuncia della consigliera dem

In Lombardia mancano i vaccini antinfluenzali in vista dell’autunno, decisivi per contrastare gli effetti del coronavirus. È la denuncia del Partito democratico lombardo. “La Regione è partita in ritardo e ha agito con incapacità e approssimazione”, ha commentato la consigliera dem Carmela Rozza, “rischiamo di ritrovarci il prossimo autunno con gli ospedali sotto pressione come a febbraio scorso”.
A cura di Simone Gorla
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Regione Lombardia attraverso la centrale acquisti Aria ha bandito sei gare per i vaccini antinfluenzali, ottenendo "solamente 200 mila dosi per gli adulti, 20 mila per i bambini e 200 mila per il personale sanitario" a fronte di oltre 2,9 milioni di anziani e oltre 1,7 milioni di minori, di cui 577 mila da 0 a 6 anni e 300 mila gli operatori solo della sanità pubblica". È la denuncia del consigliere regionale del Pd Carmela Rozza che nel corso di una conferenza stampa a Palazzo Pirelli ha lanciato l'allarme in vista dell'autunno, quando la copertura anti influenza, secondo le autorità sanitarie, sarà decisiva in caso di nuova ondata di coronavirus.

Pochi dosi di vaccino comprate: in Lombardia campagne autunnali a rischio

Potenzialmente un grosso problema, soprattutto se si considera che il ministero della Salute e i comitati scientifici, tra cui anche quello della Lombardia, hanno raccomandato una copertura vaccinale massima su tutta la popolazione il prossimo autunno, per evitare di confondere il Covid con l'influenza. "Ma se non abbiamo le dosi di vaccino il rischio è di ritrovarci il prossimo autunno con gli ospedali sotto pressione come a febbraio scorso", avverte Rozza, secondo cui "la Regione è partita in ritardo e ha agito con incapacità e approssimazione".

Per ora ci sono solo 200 mila dosi per gli adulti, ma gli anziani sono 2,9 milioni

Potrebbe esserci anche un problema di tempi: l'ultima gara aperta il 29 giugno per 2,5 milioni di dosi per adulti e 70 mila per gli ospiti della Rsa, i cui termini si sono chiusi il 3 luglio, e che è ancora in fase di valutazione, "stabilisce che le dosi relative agli adulti saranno consegnate tra il 5 e il 31 ottobre, ma con possibilità di estendere il periodo fino il 15 novembre. Se anche riuscissimo a ottenere il minimo sindacale di dosi, dunque, è certo che la campagna vaccinale partirà tardi anziché in anticipo, a causa dei ritardi nel chiedere le forniture", ha aggiunto Rozza. Infine il Pd denuncia l'incertezza sull'arrivo dei vaccini pediatrici: la procedura d'urgenza per 500 mila dosi di spray nasali è stata aperta il 24 luglio e il termine per la presentazione delle offerte scade domani.

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