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In 300 per chiedere la pista ciclabile sul ponte della Ghisolfa: “I ciclisti rischiano la vita”

A Milano il movimento “Non vediamo l’ora” ha organizzato un presidio per chiedere nuovamente la realizzazione di una pista ciclabile sul ponte della Ghisolfa.
A cura di Filippo M. Capra
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Circa trecento persone si sono radunate oggi per chiedere la realizzazione di una pista ciclabile sul ponte della Ghisolfa a Milano. Il movimento "Non vediamo l'ora" ha messo in scena un presidio per ricordare al Comune di Milano che la proposta per la realizzazione della ciclabile è stata presentata al Bilancio partecipativo del 2017/2018 risultando vincitrice con un budget totale stanziato da 250.000 euro.

La ciclista investita a luglio: Io in coma per due settimane

Tra i presenti anche Beatrice Macrì, la ragazza che lo scorso 17 luglio era stata investita da un'automobile mentre si trovava in bicicletta proprio sul ponte della Ghisolfa. A causa del violento impatto, la ragazza era stata trasportata d'urgenza in ospedale dove è stata in coma per due settimane: "Per chi, come me, vive in Bovisa – ha raccontato – è normale percorrere il ponte della Ghisolfa per raggiungere la zona centro/ovest della città. La scorsa estate – ha ricordato ancora Beatrice -, mentre pedalavo sul ponte, sono stata bruscamente tamponata da un'auto: questo mi è costato moltissimo. Il trauma cranico che mi ha provocato l'incidente non mi permette nemmeno di ricordare la dinamica dei fatti che mi è stata raccontata a posteriori. Sono stata in coma per due settimane, ricoverata per tre mesi in ospedale e il mio percorso riabilitativo è tuttora in corso. Da quel giorno – ha poi concluso – non uso più la bici".

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I manifestanti: Ai ciclisti serve sicurezza

Sulla pagina dedicata di Facebook del movimento "Non vediamo l'ora", si leggono domande e risposte sui perché si voglia realizzare la ciclabile:

"Perché una pista ciclabile sul ponte della Ghisolfa?
La proposta di realizzare una corsia ciclabile sul ponte della Ghisolfa nasce dalla necessità di permettere ai ciclisti una percorrenza sicura e veloce dell’infrastruttura che collega i quartieri Cagnola e Bovisa.

Perché la manifestazione “non vediamo l’ora”
Questo intervento non è solo una proposta del Bilancio partecipativo ma una richiesta della città per la città di rispondere a una necessità reale. Per questo abbiamo pensato di coinvolgere voi, le altre realtà della zona e i cittadini, per chiedere di agire ora".

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