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Imprenditore minacciato dalla ‘ndrangheta firma la polizza vita, prende l’auto e si schianta

Benedetto Conti era un imprenditore di Cislago (Varese) minacciato dalla ‘ndangheta: l’uomo avrebbe contratto una polizza sulla vita prima di prendere l’auto e schiantarsi contro un camion. Si tratterebbe forse di un modo per aiutare i suoi familiari.
A cura di Ilaria Quattrone
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Si chiamava Bendetto Conti l'imprenditore, minacciato dalla ‘ndrangheta, che diversi anni fa morì in un incidente stradale. Il suo nome emerge nell'inchiesta sul racket del calcestruzzo condotta dalla Direzione distrettuale antimafia di Milano con il supporto dei carabinieri di Saronno, comune in provincia di Varese. Nell'inchiesta sono state arrestate undici persone.

L'uomo era proprietario di una concessionaria

In base a quanto ricostruito dagli investigatori sembrerebbe che l'uomo si sia suicidato per consentire alla famiglia di poter intascare una polizza vita che aveva stipulato proprio nel giorno in cui poi morì. Il 45enne era proprietario del salone di concessionario auto che si trova a Cislago, altro comune della provincia di Varese.

L'incendio doloso e le minacce della ‘ndrangheta

Dalle carte si legge che l'uomo, schiacciato da una situazione finanziaria disastrosa e considerati i debiti contratti con una persona legata alla criminalità organizzata, avrebbe deciso di suicidarsi. In questo modo avrebbe consentito alla famiglia di poter ottenere un risarcimento con il quale poter uscire dai loro debiti.

Dalle indagini è emerso che a ottobre 2008 la sua concessionaria sarebbe stata in parte distrutta da un incendio doloso: quella notte sarebbero andate a fuoco ben quattordici auto. La moglie di Conti ha raccontato che, nelle settimane successive all'episodio, Pietro Santo Garzo – arrestato per alcune inchieste sulle cosche calabresi – avrebbe iniziato a comportarsi come se fosse proprietario.

Da quel momento in poi, la situazione finanziaria di Conti sarebbe precipitata. A maggio 2011, l'uomo avrebbe deciso di stipulare una polizza infortuni da cinquecentomila euro. In quello stesso giorno, avrebbe preso l'auto e si sarebbe scontrato sul rettilineo con un camion. Il conducente ha raccontato di aver avuto l'impressione che l'auto di Conti puntasse proprio contro lui.

Dopo la morte dell'imprenditore, la moglie sarebbe diventata la nuova vittima della cosca. Sarebbe stata minacciata più volte di restituire i prestiti fatti al marito.

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