video suggerito
video suggerito

Il video dei ragazzini che viaggiano appesi ai treni della metro a Milano: cos’è il pericoloso “train surfing”

Un video diffuso sui social immortala due giovani che viaggiano aggrappati all’ultimo vagone della metro verde M2 a Milano. La pericolosa moda del train surfing con il treno in movimento.
A cura di Francesca Del Boca
437 CONDIVISIONI
Immagine

Si fanno trasportare aggrappati all'ultimo vagone, con un cellulare in mano per poi postare tutto sui social. Sono due ragazzini, quasi sicuramente minorenni, che viaggiano tenendosi stretti a uno dei treni della metro di Milano. E per la precisione a uno dei convogli della linea verde M2 che nella tratta dopo la fermata Udine verso Gessate e Cologno Nord prevede un lungo tragitto all'aperto.

È uno dei video che girano sul web, diffusi da un profilo Instagram e condivisi da tantissimi giovani. Immagini in movimento che altro non sono che azioni di "train surfing", diffuse soprattutto nell’Europa dell’Est e in Svizzera e ormai da pochi anni approdate anche in Italia, nel capoluogo lombardo: una sorta di evoluzione estrema dell’urban climbing, dove si va alla ricerca di azioni sempre più rischiose e spettacolari scalando monumenti come il Duomo di Milano, grattacieli e persino lo stadio di San Siro per attirare sempre più visualizzazioni sui social.

La sfida è quella di restare in piedi il piano a lungo possibile, rimanendo appesi a un vagone anche per decine di chilometri. E, nel frattempo, magari anche camminare, saltare, salire sul tetto, riprendersi con il cellulare o imprimere sulla carrozzeria il proprio tag con la bomboletta spray. Vince chi riesce a rimanere sui convogli del treno per più tempo resistendo al vento, alla velocità e alla paura prima di sganciarsi e lanciarsi giù, sfinito. Tutto a favore di videocamera.

Una pratica decisamente pericolosa, visto che chi viaggia in questo modo corre il rischio di cadere sui binari o di impattare nei cavi dell'alta tensione. Ma i protagonisti di questa moda, nata oltre oceano negli anni Ottanta e ritornata in voga con l'avvento di telefonini e social, sottovalutano i possibili danni del "train surfing". 

437 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views