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Il Teatro alla Scala di Milano riapre l’11 maggio con il concerto diretto da Riccardo Muti

L’11 maggio riapre il teatro “La Scala” di Milano: per la riapertura è stato programmato il concerto dei Wiener Philharmoniker diretto da Riccardo Muti. Al concerto, come previsto dalle norme, potranno accedere massimo cinquecento persone. Il pubblico sarà sistemato sui palchi mentre l’orchestra sarà ospitata sulla pedana, costruita durante il lockdown, in platea.
A cura di Ilaria Quattrone
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Il teatro alla Scala di Milano riaprirà al pubblico l'11 maggio. La Lombardia da oggi, lunedì 26 aprile, è in zona gialla e questo consente a bar, ristoranti, teatri e cinema di poter riaprire. La Scala, uno dei luoghi simbolo della città di Milano, ha deciso di farlo in grande stile: l'11 maggio, una data dall'alto valore simbolico considerato che nel 1946 si tenne il concerto di riapertura del teatro diretto da Arturo Toscanini, andrà in scena il concerto dei Wiener Philharmoniker diretto da Riccardo Muti.

L'11 maggio potranno accedere massimo cinquecento persone

Come per tutte le strutture, anche il teatro La Scala dovrà rispettare le norme previste dal decreto varato dal Governo Draghi. L'11 maggio potranno accedere massimo cinquecento persone. In questo modo sarà infatti rispettato il distanziamento e garantite le disposizioni anti-contagio. Il pubblico inoltre sarà sistemato nei palchi. In platea invece durante il lockdown è stata costruita una pedana che ospiterà l'orchestra.

Il Gruppo Armani sarà socio Fondatore Sostenitore della Fondazione lirica

Intanto sempre oggi, il consiglio d'amministrazione della Scala ha fatto sapere che dal prossimo 17 maggio il gruppo Armani sarà socio Fondatore Sostenitore della Fondazione lirica. In cinque anni saranno versati al teatro, come previsto dallo statuto, seicentomila euro. Giorgio Armani, amministratore delegato del gruppo, ha affermato che questa iniziativa è dedicata alla città di Milano: "Ora, più che mai, sento il dovere morale di contribuire attivamente a sostegno del teatro, patrimonio di milanesi e non, vero e proprio simbolo di resistenza intellettuale".

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