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Il rapper Baby Gang non si pente: la Procura lo indaga, ma lui pubblica ancora video girati in carcere

Il 20enne aveva detto, alcuni giorni fa, di aver girato parte di un suo video a San Vittore: per questo motivo, la Procura aveva aperto un’indagine.
A cura di Ilaria Quattrone
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La Procura apre un fascicolo di indagine, ma lui continua a pubblicare foto e video girati nel carcere di San Vittore: si tratta del rapper Baby Gang, all'anagrafe Zaccaria Mouhib, che venerdì scorso ha postato sul suo profilo Instagram due fotografie. Il nuovo iter giudiziario è però partito a causa della didascalia: il ventenne ha infatti affermato che, durante la sua permanenza in istituto, ha girato una parte di un video musicale.

Il fascicolo di indagine aperto dalla Procura

Il carcere di San Vittore ha quindi inoltrato la notizia di reato alla Procura e il pubblico ministero di turno, Giovanni Polizzi, ha aperto un fascicolo di indagine con l'accusa di accesso indebito a dispositivi idonei alla comunicazione da parte di soggetti detenuti. Nonostante la notizia, il rapper non sembrerebbe aver mostrato alcun pentimento considerato che, in queste ore, ha pubblicato un nuovo video e altre immagini su Instagram.

Il video postato sul suo profilo Instagram

Nella stories di alcuni secondi si vede il ragazzo all'interno della cella. Alcune ore dopo, ha condiviso delle fotografie con la didascalia: "Continuo non immagini, anche sotto indagine". La Polizia carceraria sta svolgendo delle indagini per capire come e quando il cellulare sia stato introdotto in carcere e quindi finito nelle mani del 20enne. Il cantante si trovava a San Vittore perché accusato di aver commesso delle rapine tra Milano e Vignate. Il 10 febbraio, grazie a un'istanza presentata dal suo legale Niccolò Vecchioni, il tribunale del Riesame ha deciso di scarcerarlo perché ci sarebbero state alcune lacune nelle indagini.

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