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Il Pio Albergo Trivulzio riapre ai parenti: le visite con test rapidi e niente regali per gli ospiti

Riprendono le visite al Pio Albergo Trivulzio di Milano. La struttura fa sapere che, visto il miglioramento della curva epidemica e l’avvicinarsi delle feste, i parenti potranno andare a trovare i propri famigliari. Sarà però necessario rispettare alcune regole: test rapidi ai visitatori prima di entrare, nessun contatto con gli ospiti e nessun regalo dall’esterno.
A cura di Ilaria Quattrone
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Ripartono le visite al Pio Albergo Trivulzio di Milano. Dal 3 dicembre i famigliari degli ospiti potranno nuovamente varcare la soglia delle varie Rsa della struttura. La chiusura, imposta dall'aumento dei casi di Coronavirus in Lombardia, era avvenuta il 9 ottobre scorso. Adesso dall'istituto, si legge nel bollettino settimanale, fanno sapere che data la situazione epidemiologica in miglioramento e l'avvicinarsi delle festività natalizie "sarà possibile andare a trovare i propri parenti, ma senza peccare in termini di superficialità e inefficacia".

Priorità ai pazienti più anziani e fragili

Entrare nelle strutture non sarà però così semplice. Il Pat, finito sotto inchiesta a causa della gestione dell'epidemia durante la prima ondata, ha infatti stabilito delle regole molto rigide: tamponi rapidi per i visitatori, nessun contatto ravvicinato, tempo di permanenza limitato e soprattutto niente regali. Inizialmente verrà data priorità alle famiglie degli ospiti più anziani o in situazioni di fragilità clinica e psicologica. Il criterio – si legge inoltre nel bollettino – terrà conto di compleanni o eventuali anniversari e saranno garantite minimo due visite per ciascun ospite durante le feste.

Test rapidi e niente regali per gli ospiti

Una volta stabiliti gli appuntamenti, i visitatori dovranno sottoporsi ai test rapidi antigenici così da evitare eventuali focolai all'interno della struttura. Ai famigliari, che non potranno portare eventuali doni, saranno dati dispositivi di protezione individuale che dovranno indossare per tutta la durata della visita. Gli incontri avverranno poi in appositi spazi e dureranno venti minuti: "Durante le visite non potranno esserci contatti fisici". Il Pat fa sapere inoltre che potrà decidere di sospendere nuovamente le visite qualora dovesse risalire la curva epidemica della Lombardia.

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