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Il Cpr di Milano sarà gestito da un amministratore giudiziario: accolta l’istanza della Procura

Il giudice ha disposto il commissariamento del Centro di permanenza per i rimpatri di Milano: è stato infatti scelto l’amministratore giudiziario.
A cura di Ilaria Quattrone
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Nella giornata di oggi, giovedì 21 dicembre, il giudice per le indagini preliminari di Milano Livio Cristofano ha accolto la richiesta dei pubblici ministeri Paolo Storari e Giovanna Cavalleri relativamente al sequestro preventivo d'urgenza del ramo della società che gestisce il centro permanenza rimpatri di via Corelli.

Il Cpr sarà gestito da un amministratore giudiziario e precisamente dal commercialista Giovanni Falconieri. Il sequestro preventivo d'urgenza è stato richiesto il 13 dicembre. A finire al centro dell'inchiesta per frode e turbativa è l'azienda Martinina srl: la società, che ha sede a Salerno, gestiva il centro dopo che nel 2022 aveva già vinto l'appalto da circa 4,4 milioni di euro.

Le indagini hanno permesso di scoprire che i migranti erano trattenuti in condizioni disumane: cibo scadente, scarsa igiene e difficoltà a eseguire visite mediche. È inoltre emerso che il 13 novembre la Prefettura di Milano aveva rinnovato il contratto con l'azienda per un altro anno e cioè fino al 31 dicembre 2024. Per questo motivo, la Procura ha voluto bloccare "la situazione di illegalità in atto" che ha "pesanti conseguenze" sui migranti.

Al di là del commissariamento, sulla base di quanto riportato dall'agenzia di stampa Ansa, il giudice ha disposto il divieto per la società di contrattare con la pubblica amministrazione per un anno.

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