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Il Comune di Milano offre 1000 euro al mese per lavorare a partita Iva 7 ore al giorno e su turni: è polemica

Il lavoratore deve inoltre avere una laurea, negli se specialistica, e una comprovata esperienza di almeno due anni. Inoltre deve esseri disposto a lavorare anche a Natale, a capodanno e alla feste dei lavoratori e della repubblica.
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Si è scatenata una vera e propria polemica social dopo la pubblicazione, da parte del Comune di Milano, di un annuncio di "lavoro" per curare i suoi social network ufficiali. La proposta è, infatti, di 8.259,02 euro lordi per un totale di sei mesi e quindi 1376 euro circa al mese. A fronte di un impegno di circa 7 ore al giorno, su turni anche festivi.

Al lavoratore è, però, "richiesto il possesso della partita iva o deve provvedere alla sua apertura, qualora venisse affidato l'incarico", in quanto la partita iva è "necessaria per la contrattualizzazione". E quindi quella cifra è da intendersi al lordo degli oneri previdenziali, che (è bene ricordarlo) sono obbligatori,

L'annuncio di lavoro del Comune di Milano

È vero che è previsto il pagamento extra dell'Iva, al 22 per cento, e quindi il compenso totale per i sei mesi di lavoro è di 10.076,00 euro. Ma facendo due conti molto semplici, quello che il lavoratore si metterebbe in tasca, dovendo farsi carico dei contributi previdenziali, è all'incirca mille euro. E può cambiare di qualche decina di euro in base al proprio regime fiscale, che il Comune di Milano chiede però di "comunicare tempestivamente", anche in casi di variazione.

Ma a destare maggiori polemiche è l'impegno richiesto a fronte di questa retribuzione. "Si richiede un impegno quantificabile in circa 900 ore complessive", si legge nell'annuncio pubblicato sul sito ufficiale. E "l'incarico in oggetto avrà durata dalla data di conferimento, presumibilmente 24 dicembre 2022 e fino al 14 giugno 2023". Vuol dire che il social media manager lavorerà circa 7 ore al giorno, per 22 giorni lavorativi al mese.

Inoltre "l’incarico comporta – si legge ancora nell'annuncio – una gestione condivisa dei canali social istituzionali, affinché venga garantita un presidio 7 giorni su 7, dalle ore 09:00 alle ore 19:30". Questo vuol dire che il collaboratore dovrà lavorare su turni anche nel weekend.

Ma non solo nel weekend: "Nelle giornate festive e pre-festive del 31 dicembre 2022, 1° gennaio, 25 aprile, 1 maggio e 2 giugno 2023, si chiede un presidio affinché vengano garantite le pubblicazioni di comunicazioni, di post e di dirette che si tengono in tali date per appuntamenti istituzionali". Insomma nei mille euro netti al mese è previsto anche un po' di lavoro a Natale, a Capodanno e alla feste dei lavoratori e della repubblica.

I requisiti richiesti

Nonostante le condizioni di lavoro non appaiono proprio ottimali, soprattutto in una città dove il costo della vita è fra i più altri d'Italia e un semplice bilocale costa in media 1.300 euro al mese, è comunque richiesto personale sufficientemente qualificato, tale per cui si può escludere che sia una proposta anche formativa.

I requisiti sono, infatti, "Diploma di Laurea Triennale e/o Laurea Specialistica in Lettere e Filosofia, Lingue e Letteratura Straniere, Comunicazione, Scienze della Comunicazione, Digital Marketing o equipollenti" e perfino una "comprovata esperienza, almeno biennale, maturata in aziende o enti pubblici e privati, nell’attività di Content Creator nell’ambito dei social network".

Fanpage.it ha ulteriormente approfondito con l'Assessora agli Affari Generali del Comune di Milano, Gaia Romani, che ha gentilmente fornito maggiori dettagli sull'offerta di lavoro che ha scatenato le polemiche.

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