I lavoratori della Scala in sciopero a pochi giorni dalla prima: cosa succederà

I lavoratori del Teatro alla Scala incroceranno le braccia il prossimo 26 novembre in segno di sciopero. I sindacati hanno organizzato lo sciopero nello stesso giorno in cui è prevista la prova generale di Boris Godunov, l'opera che inaugurerà la stagione il prossimo 7 dicembre alla presenza del Capo dello Stato e della presidente della commissione Ue Ursula von der Leyer.
Motivo dello sciopero? Il mancato accordo sul nuovo contratto.
Le ragioni dello sciopero
Secondo quanto informano i sindacati, non ci sarebbe un accordo tra la cifra messa a disposizione dal teatro rispetto a quella chiesta dai sindacati, motivo per cui Cgil, Cisl, Uil e Fials hanno proclamato lo stato di agitazione lo scorso 3 novembre. Fino a decidere per lo sciopero il 26 novembre dopo l'incontro con il sovrintendente Dominique Meyer.
Intanto continua la trattativa: nel comunicato congiunto i sindacati spiegano che con la direzione del teatro è stato deciso di andare avanti con gli incontri tecnici nei vari settori. L'obiettivo è quello di rimodulare la metodologia e anche l'orario di lavoro "salvaguardando la produttività del Teatro".
I lavoratori sono in protesta perché considerano "insufficiente la quantità economica sino ad ora proposta per il rinnovo contrattuale e hanno chiesto un significativo avanzamento delle disponibilità aggiuntive per il recupero almeno parziale dell'inflazione, per l'introduzione di una polizza complementare sanitaria base e per l'incremento della previdenza del fondo Byblos".
Intanto non è tardata la risposta della direzione che ha spiegato che dopo aver preso atto delle dichiarazioni sindacali "ha comunicato che sottoporrà le richieste all'attenzione del Consiglio di Amministrazione convocato lunedì".