“Hanno sbattuto un 18enne contro il muro e picchiato con la ricetrasmittente”: chiesto il processo per 2 poliziotti

Due agenti della Volante di Milano sono stati citati a giudizio dalla Procura di Milano con l'accusa di lesioni personali aggravate ai danni di un 18enne. Secondo l'accusa, i poliziotti avrebbero ammanettato il ragazzo con violenza, lo avrebbero picchiato usando una ricetrasmittente e lo avrebbero sbattuto contro un muro. Come riportato dall'agenzia Agi, l'episodio contestato sarebbe avvenuto il 19 novembre del 2023 e lo scorso 28 aprile si è tenuta l'udienza pre-dibattimentale davanti a giudici del Tribunale di Milano.
Stando a quanto ricostruito dalle indagini e contestato dalla Procura, "dopo aver terminato l'inseguimento" del ragazzo, che nel frattempo si era fermato "spontaneamente", uno dei due agenti "dapprima lo sbatteva contro il muro, poi violentemente a terra a pancia in giù per ammanettarlo in posizione prona nonostante fosse tranquillo e ormai inoffensivo". Lo stesso poliziotto lo avrebbe colpito "con la ricetrasmittente più volte al lato destro della fronte", mentre il collega "lo teneva con forza fermo a terra e, in ogni caso, pur presente, non interveniva a interrompere la condotta violenta".
Il ragazzo, assistito dall'avvocato Luca Bauccio, era stato poi trasportato al pronto soccorso dell'ospedale Maggiore Policlinico di Milano. Un'infermiera, sentita in Questura come testimone, avrebbe raccontato che "durante la visita che si è svolta in presenza di due poliziotti" il 18enne avrebbe "chiesto loro di poter riavere il cellulare per chiamare i genitori ma loro hanno risposto di no". In seguito, mentre si trovavano nel corridoio dell'ospedale, il giovane glielo avrebbe chiesto di nuovo e loro avrebbero risposto ancora in modo negativo.
L'agenzia Agi ha riportato anche la testimonianza di un medico del pronto soccorso, il quale ha riferito che la Tac eseguita sul ragazzo aveva "evidenziato un sanguinamento intracranico per il quale si è reso necessario il consulto del neurochirurgo per valutare se fosse opportuno un intervento immediato". Alla fine era stato deciso per il periodo di osservazione. Il medico avrebbe anche dichiarato che il trauma cranico presentato dal 18enne non avesse "caratteristiche eccezionali", perciò non sarebbe possibile indicare se fosse conseguenza "dell'urto contro il muro, del colpo dato con la ricetrasmittente o di una spinta a terra". Il 18enne, che aveva riportato una contusione e un'emorragia alla testa, era stato dimesso con una prognosi di 20 giorni.
La Procura di Milano contesta, quindi, ai due poliziotti della Volante di Milano l'accusa di lesioni personali. Il reato sarebbe aggravato dall'essere stato commesso con uno "strumento atto a offendere", ovvero la ricetrasmittente, e "dall'abuso dei poteri inerenti a una pubblica funzione".