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“Ha appiccato l’incendio con acceleranti, poi l’ha chiusa dentro”: chiesto il carcere per il compagno di Sueli Barbosa

La pm Ripamonti ha inoltrato alla gip la richiesta di convalida del fermo e di custodia cautelare in carcere per Micahel Pereira, il 45enne accusato dell’omicidio della compagna Sueli Leal Barbosa. Contestata l’aggravante della “crudeltà”, per un delitto in cui, peraltro, ci sarebbe stato anche “un minimo di pianificazione”.
A cura di Giulia Ghirardi
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Questa mattina, sabato 7 giugno, la pm Maura Ripamonti ha inoltrato alla gip Anna Calabi la richiesta di convalida del fermo e di custodia cautelare in carcere per Micahel Pereira, il 45enne accusato dell'omicidio della compagna Sueli Leal Barbosa, la 48enne originaria del Brasile che la notte tra il 4 e il 5 giugno si è gettata dal quarto piano del palazzo dove vivevano in viale Abruzzi a Milano per sfuggire a un incendio che si era sviluppato all'interno dell'appartamento.

Oltre all'aggravante del rapporto di convivenza, all'uomo viene contestata anche quella della "crudeltà", per un delitto in cui, peraltro, ci sarebbe stato anche "un minimo di pianificazione". Stando alle indagini della Squadra Mobile e del Nucleo investigativo antincendio dei vigili del fuoco, Pereira avrebbe, infatti, appiccato il rogo nel bilocale tramite l'utilizzo di sostanze acceleranti in almeno due punti differenti, per poi chiudere la donna all'interno e andare al bar a bere una birra "visibilmente alterato".

L'uomo, sentito dalla pm e dagli investigatori, ha ammesso parzialmente la propria responsabilità, spiegando di aver gettato un mozzicone di sigaretta sul tappeto per fare un "dispetto" alla compagna dopo una lite. Una versione incompatibile, però, con quanto emerso dagli accertamenti. Un'amica della donna ha rivelato a Fanpage.it che Barbosa "si era allontanata negli ultimi tempi perché il compagno era diventato violento e aveva iniziato a minacciarla". "Sueli voleva essere libera, ma non poteva perché lui era davvero molto possessivo, la controllava e lei non si sentiva libera", ha aggiunto un collega a Fanpage.it.

Per cercare di chiarire tutti i punti ancora aperti si dovrà, però, attendere l'interrogatorio di Pereira, difeso dall'avvocata Anna Attard, che dovrebbe essere fissato per domani, domenica 8 aprile.

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