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Giuseppe Giuliano ucciso a Basiglio, chiesto l’ergastolo per “Franco il catanese” e 26 anni per “Cipolla”

Oggi, lunedì 27 ottobre, la pm Rosaria Stagnaro ha chiesto la condanna all’ergastolo per Francesco Romeo, detto “Franco il catanese”, e 26 anni di reclusione per Davide Milazzo, detto “Cipolla”, accusati di aver ucciso Giuseppe Giuliano il 25 febbraio del 2019 a Basiglio, nel Milanese. La prossima udienza è fissata per il 5 novembre.
A cura di Giulia Ghirardi
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Il Tribunale di Milano (immagine di repertorio)
Il Tribunale di Milano (immagine di repertorio)

Davanti alla corte d'Assise di Milano, la pm Rosaria Stagnaro ha chiesto oggi, lunedì 27 ottobre, la condanna all'ergastolo con isolamento diurno per il 75enne Francesco Romeo, detto "Franco il catanese", e 26 anni di reclusione per il 62enne Davide Milazzo, detto "Cipolla", accusati di aver ucciso Giuseppe Giuliano, imprenditore edile di 64 anni, il 25 febbraio del 2019, a Basiglio, nel Milanese. La prossima udienza è fissata per il 5 novembre.

L'omicidio nel 2019

La mattina del 25 febbraio 2019 una Renault Twingo rossa con a bordo due persone ha seguito l'auto di Giuseppe Giuliano fino al cancello del cantiere. Lì sono stati esplosi tre colpi, due dei quali hanno colpito l'imprenditore. La sera stessa, la Twingo rubata è poi stata data alle fiamme, ma grazie al codice presente sul motore i carabinieri sono riusciti a ricollegare la vettura all'omicidio.

L'arresto di "Franco il catanese" e "Cipolla"

Dopo più di cinque anni di indagini, i carabinieri di Milano, coordinati dalle pm Silvia Bonardi e Rosaria Stagnaro, hanno sottoposto a fermo per omicidio i due uomini che lo scorso febbraio erano stati iscritti nel registro degli indagati: Francesco Romeo e Davide Milazzo. Il primo, detto "Franco il catanese", sarebbe colui che materialmente avrebbe sparato a Giuliano. Il secondo, chiamato "Cipolla", il complice alla guida della Twingo.

Le confessioni di "Cipolla"

Nelle indagini, sono state fondamentali le dichiarazioni rese da Milazzo che avrebbe deciso di parlare per "paura di Romeo" che l'aveva già minacciato in passato per "assicurarsi il suo silenzio" e aveva tentato di ucciderlo. Contestualmente, l'uomo ha sostenuto che il contrasto tra Romeo e Giuliano sarebbe nato per un affare su alcune pellicce rubate. "Romeo aveva rubato delle pellicce che ha offerto a Giuliano", ha riferito Milazzo. "Le voleva vendere per 30-40mila euro". Giuliano, però, si sarebbe tirato indietro e così il 74enne avrebbe deciso di "vendicarsi".

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