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Giro di favori per far assumere il figlio: arrestato per corruzione il primario Giuliano Sarro

È ai domiciliari con l’accusa di corruzione il primario di chirurgia dell’ospedale di Magenta Giuliano Sarro, arrestato questa mattina dalla Guardia di Finanza di Milano, su richiesta della Procura di Milano. Stando alle indagini, il medico avrebbe assicurato un trattamento di favore a una multinazionale in cambio dell’assunzione nel 2017 del figlio.
A cura di Giorgia Venturini
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Il primario di chirurgia dell'ospedale di Magenta Giuliano Sarro è stato arrestato questa mattina dalla Guardia di Finanza di Milano, su richiesta della Procura di Milano, con l'accusa di corruzione e turbativa d'asta e abuso d'ufficio. Stando alle indagini, il medico avrebbe assicurato un trattamento di favore alla multinazionale Applied medical distribution nella fornitura di ingenti quantitativi di prodotti chirurgici, causando non pochi danni alle aziende concorrenti, in cambio dell'assunzione nel 2017 del figlio come territory manager associate.

Scambio di favori tra il primario e la società

Nel dettaglio, l'inchiesta delle Fiamme Gialle ha svelato la fornitura in comodato d'uso gratuito di sistemi bipolari e acquisto dei relativi materiali di consumo a vantaggio della multinazionale con sede nei Paesi Bassi. Il tutto per interessi personali: secondo l'accusa, il primario si sarebbe mosso per presentare ai suoi colleghi il figlio e avrebbe consentito che la figlia visitasse privatamente l'interno dell'ospedale di Magenta. Così il giudice per le indagini preliminari di Milano Livio Cristofano, su richiesta del pubblico ministero Giovanni Polizzi e dell'aggiunto Maurizo Romanelli, ha fatto scattare la misura cautelare. Oltre al primario, ora ai domiciliari, tra gli indagati c'è anche il figlio e Applied medical distribution. Nei confronti della società il giudice si è riservato di decidere sulla richiesta della misura interdittiva del divieto temporaneo di contrattare con la pubblica amministrazione. Intanto ora sono ancora in corso perquisizioni nelle province di Milano, Pavia e Treviso.

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