Floria Paissoni morta nell’incendio di casa a Sarnico: una sigaretta rimasta accesa potrebbe aver causato il rogo

Si chiamava Floria Paissoni, la donna deceduta in seguito all'incendio scoppiato nella sua abitazione nella notte tra sabato 18 e domenica 19 ottobre a Sarnico (in provincia di Bergamo). Secondo quanto emerso dai primi accertamenti, il rogo potrebbe essere divampato a causa di una sigaretta rimasta accesa. Nel frattempo, la pubblico ministero Laura Cocucci ha disposto l'autopsia sul corpo della 75enne per chiarire la causa del decesso, probabilmente asfissia dovuta ai fumi, e la villetta singola è stata posta sotto sequestro.
L'incendio è scoppiato intorno alle 4:15 del 19 ottobre. Sul posto sono intervenute due squadre dei vigili del fuoco da Bergamo, con autoscala e autobotte, due mezzi del distaccamento di Credaro e uno da Palazzolo sull'Oglio. I pompieri hanno lavorato fino a dopo le 8 per estinguere le fiamme che avevano invaso gran parte dell'abitazione. Paissoni, che viveva sola con il suo cane Jimmy, è stata soccorsa e portata all'esterno, dove i sanitari hanno dovuto constatarne il decesso. Anche il bassotto è deceduto nell'incendio.
La pm di turno in Procura ha disposto il sequestro della casa e l'autopsia sul corpo della 75enne per accertare le cause del decesso. Le indagini sono condotte dai carabinieri di Sarnico e dai vigili del fuoco del Nucleo investigativo antincendio (Nia), che si occuperanno degli altri accertamenti tecnici del caso. Stando a quanto emerso finora, è probabile che a generare le fiamme sia stato un mozzicone di sigaretta forse non spento correttamente. Non ci sarebbe alcun elemento che possa far pensare a una ricostruzione diversa da quella dell'incidente. Nella notte tra domenica e lunedì 20, inoltre, i pompieri sono dovuti intervenire di nuovo nella villetta per una ripresa leggera e accidentale del rogo.