Femminicidio Sueli Barbosa, cosa rivelano i primi esiti dell’autopsia: “La caduta ha provocato un’emorragia fatale”

Il 5 giugno scorso, Sueli Leal Barbosa è morta precipitando dal quinto piano del suo appartamento in viale Abruzzi al civico 64 di Milano. È caduta da lì perché stava cercando di sfuggire al rogo che sarebbe stato innescato dal compagno Michael Sinval Pereira, l'uomo che adesso è in carcere con l'accusa di omicidio volontario e incendio doloso. Sul corpo della 48enne è stata svolta l'autopsia. Dai primi esiti è emerso che sarebbe caduta su un fianco.
Il forte impatto le avrebbe provocato un'emorragia interna, che ha causato la morte. Come ha potuto appurare Fanpage.it, non sarebbero stati trovati segni che lasciano pensare a percosse né bruciature. Il compagno della donna sia alla pubblico ministero Maura Ripamonti che alla giudice per le indagini preliminari Anna Calabi avrebbe detto di aver provocato accidentalmente il rogo. Lo avrebbe fatto gettando un mozzicone di sigaretta sul tappeto di casa.
Le sue parole però non hanno convinto gli inquirenti. I vigili del fuoco hanno infatti accertato la presenza di acceleranti sia in soggiorno che in camera da letto dove si sarebbe trovata Barbosa quando è partito l'incendio. Gli inquirenti stanno concentrando le indagini chimiche proprio sul tipo di accelerante: cercheranno di capire quale sostanza è stata utilizzata per innescare in pochi minuti l'incendio che ha devastato l'appartamento. Subito dopo aver lasciato le sostanze,, l'uomo è stato ripreso dalle telecamere di sicurezza mentre usciva dal palazzo. Pochi minuti ed è divampato il rogo.
Quel giorno, a chiamare i soccorsi, sono stati i vicini. Quando però gli operatori sanitari del 118, sono arrivati per la donna non c'era più nulla da fare. Probabilmente si è lanciata proprio per trovare una via di fuga.