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Fedez contro Sala, l’attacco social: “Ha le mani pulite nella città di Mani Pulite, Freud avrebbe da ridire”

Sala ha annunciato di voler proseguire con il mandato di primo cittadino affermando di avere “le mani pulite” in relazione alle indagini scaturite dall’inchiesta sull’urbanistica. L’attacco social di Fedez parte proprio da questa affermazione: “Ha le mani pulite nella città di Mani Pulite, Freud avrebbe da ridire”.
A cura di Giulia Ghirardi
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"Sei il sindaco della città di Mani Pulite, inchiesta che ha svelato il modus operandi di un’intera classe politica, fondato sulla corruzione. E che fai? Per manifestare la tua estraneità ai fatti decidi di usare l’espressione: ‘Io ho le mani pulite'. Davvero?". Con queste parole Fedez ha iniziato il suo lungo attacco social contro il sindaco di Milano. Lo ha fatto all'indomani del Consiglio comunale durante il quale Sala ha annunciato di voler proseguire con il mandato di primo cittadino nonostante il suo coinvolgimento nell'inchiesta urbanistica che ha travolto Milano.

Ma, d'altronde, il rapper non è nuovo alla politica milanese con la quale, nel tempo, ha avuto più volte a che fare. Basti pensare a quando nel 2020 Fedez ha ricevuto l'Ambrogino d'oro (tra le massime onorificenze di Milano) insieme all'ex moglie Chiara Ferragni, o, ancora, quando a maggio di quest'anno il rapper è stato ospite al congresso dei giovani di Forza Italia in occasione del quale si era già lasciato andare a un commento contro il sindaco: “Sala non si può ricandidare. Questa è un’ottima notizia”.

L'attacco social contro Beppe Sala

"Nessuno del team del sindaco ha pensato, chessò, a un ‘ho la coscienza pulita'? Proprio le mani dovevate andare a pulire… Freud avrebbe parecchio da dire. E da analizzare", ha scritto il rapper nel post Instagram di lancio del nuovo episodio di “Pulp Podcast”, pubblicato subito dopo il discorso di Sala davanti al Consiglio comunale di Milano.

"Ha dichiarato di voler andare avanti", recita ancora il post. "Nulla di più legittimo, se non si pensasse che un tempo la sinistra parlava di “opportunità” politica quando, in occasioni come questa, le dimissioni potevano rappresentare il classico passo indietro” per permettere alla magistratura di lavorare al meglio. Ma quelli erano altri tempi, e ora l’unica opportunità da considerare è quella elettorale: se Sala si dimettesse, la sinistra avrebbe un candidato, o una candidata, da proporre? No, e così si spiega come mai oggi sono tutti un po’ più garantisti di prima".

Infine, il post si conclude ricordando il "monito" lanciato da Sala contro i propri detrattori. “Ricordo a chi approfitta, politicamente, di situazioni come quella che la mia amministrazione sta vivendo: oggi a me, domani a te” – il sindaco Sala ha deciso di soprassedere su quel tentativo di prestidigitazione chiamato “Salva Milano”, sul quale solo qualche mese fa era così solerte a invocarne la rapida approvazione in Parlamento. E dire che avremmo tutti voluto sentire le ragioni di quel decreto che il sindaco stesso riteneva vitale, e che adesso si cerca invece di far passare in sordina".

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