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Ex primario del Pini condannato per corruzione in appello bis: 3 anni di carcere per Norberto Confalonieri

L’ex primario di ortopedia del Cto-Pini di Milano Norberto Confalonieri, arrestato e messo ai domiciliari più di otto anni fa per presunte tangenti per cui avrebbe favorito l’acquisto di protesi della Johnson&Johnson, è stato condannato a 3 anni nel processo d’appello bis per corruzione.
A cura di Giulia Ghirardi
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Norberto Confalonieri (foto da LaPresse)
Norberto Confalonieri (foto da LaPresse)

È arrivata la condanna a 3 anni, con parte delle imputazioni cadute per prescrizione e poi il riconoscimento dell'attenuante della lieve entità, nel processo d'appello bis per corruzione a carico dell'ex primario di ortopedia del Cto-Pini di Milano Norberto Confalonieri, che fu arrestato e messo ai domiciliari più di otto anni fa, nel marzo 2017, per presunte tangenti per cui avrebbe favorito l'acquisto di protesi della Johnson&Johnson.

La condanna in primo grado e l'assoluzione in appello

Secondo l'accusa, Confalonieri avrebbe favorito l'acquisto di protesi dietro un "accordo occulto" che avrebbe previsto per lui "periodici compensi in denaro", l'invito a programmi televisivi e "viaggi e soggiorni". Per questo, il 18 gennaio 2021 il Tribunale di Milano lo condannò in primo grado a 6 anni e 6 mesi di reclusione per corruzione, mentre venne prosciolto dall'accusa di lesioni ai pazienti, una colposa e una dolosa.

In seguito alla sentenza, Confalonieri ha poi deciso di fare ricorso e nel novembre 2023 è stato assolto in secondo grado dalla Corte d'Appello dall’accusa di corruzione “perché il fatto non sussiste”.

La decisione della Cassazione

Nonostante l'assoluzione in appello, su ricorso della Procura generale il 3 luglio 2024 la Cassazione ha deciso di annullare la sentenza con rinvio in sede di appello. Oggi, martedì 16 settembre 2025, è stata emessa la sentenza della terza penale della Corte d'Appello che per Confalonieri e altri due imputati, Stefania Feroleto e Natalia Barberis, ha riqualificato il reato contestato fino al 31 agosto 2014 in "corruzione per l'esercizio della funzione" e lo ha dichiarato prescritto.

Tutti prosciolti, quindi, per queste imputazioni e per la restante parte i giudici hanno rideterminato "la data di consumazione al 31 dicembre 2015", riconoscendo l'attenuante della particolare "tenuità" e confermando le attenuanti generiche, prevalenti sull'aggravante. La pena è stata rideterminata dalla Corte in 3 anni per tutti e tre. "È una sentenza che malgrado gli sforzi compiuti dalla Corte non ci soddisfa appieno e che siamo convinti potrà essere totalmente riformata in Cassazione", ha commentato l'avvocato Federico Cecconi, legale di Confalonieri.

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