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Evaso dai domiciliari e latitante da un anno, si schianta contro un’auto della polizia dopo un inseguimento

Un 51enne evaso dai domiciliari più di un anno fa, è stato rintracciato a bordo di una moto con targa contraffatta. Al termine di un inseguimento, si è schiantato contro un’auto della polizia locale. Ricoverato con diverse fratture, una volta dimesso andrà in carcere.
A cura di Enrico Spaccini
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Foto di repertorio
Foto di repertorio

Era evaso dagli arresti domiciliari da più di un anno, diventando così a tutti gli effetti un latitante. L'uomo, un 51enne, è stato individuato lo scorso venerdì 10 marzo dalla polizia locale grazie alla targa contraffatta che aveva installato sulla moto. Segnalata dal sistema automatico, gli agenti della pattuglia di motociclisti hanno riscontrato la differenza di marca e modello e sono partiti all'inseguimento. Dopo una corsa a folle velocità, la fuga del 51enne è finita contro un guardrail.

Al momento l'uomo, di origine albanese, si trova in ospedale. È stato, infatti, sottoposto a diverse operazioni per ridurre le fratture alle braccia e alle gambe che ha rimediato nella caduta, ma è comunque fuori pericolo.

La fuga in sella alla moto e lo schianto

La fuga era iniziata quando si era accorto che la pattuglia di motociclisti aveva invertito il senso di marcia nella sua direzione. Da via Serenissima verso Rezzato e poi Mazzano nel Bresciano ha cercato di seminare gli agenti, il tutto nel traffico dell’ora di punta.

Dopo i vari slalom, ha deciso di rigirare e andare dritto verso la tangenziale Sud in direzione Milano. A quel punto, la centrale di polizia ha attivato altre pattuglie, in modo da rallentare il traffico e limitare i pericoli per gli altri automobilisti. Proprio mentre una delle vetture della locale si stava posizionando sulla rampa che collega la tangenziale Sud con quella Ovest, è arrivato il 51enne che l'ha urtata finendo contro il guardrail.

L'udienza per direttissima

In Tribunale, durante l'udienza per direttissima, si è ricostruito come il 51enne sarebbe dovuto essere ai domiciliari per reati di droga ma che si era reso irreperibile da più di un anno.

Gli sono stati contestati, poi, anche i reati relativi all'evasione, al possesso di cocaina e all'uso di targhe contraffatte oltre alla resistenza a pubblico ufficiale. Ora è piantonato in ospedale e, quando le condizioni di salute lo permetteranno, verrà trasferito in carcere.

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