Erika Ferini Strambi, si indaga sulla sua morte: verrà analizzato il cellulare aziendale e il computer

Si indaga ancora sulla morte di Erika Ferini Strambi, la donna di 53 anni sparita il 7 luglio da Milano dopo una serata trascorsa con alcuni amici. Il suo corpo è stato ritrovato una decina di giorni dopo nella campagne di Pantigliate. I carabinieri, coordinati dalla Procura, sono a lavoro per cercare di capire cosa le possa essere successo. Per questo motivo, saranno analizzati il cellulare aziendale e il computer.
I dispositivi, come riportato dal quotidiano Il Corriere della Sera, si trovavano a casa sua. La donna viveva in piazzale Cuoco. Gli investigatori analizzeranno chat, file e ricerche che la 53enne, dipendente di Luxottica nelle risorse umane, ha fatto prima di sparire. Nessuna traccia invece del suo cellulare personale. Dopo la sua sparizione, il padre ne ha denunciato la scomparsa. L'uomo infatti non l'aveva più sentita. Preoccupati anche i colleghi, che non l'hanno vista presentarsi a lavoro.
Dopo diversi giorni di ricerche, la sua automobile – una Mini Cooper – è stata trovata in un muso. Accanto c'erano le stampelle, che la donna usava perché aveva una disabilità dalla nascita, una scarpa e gli slip sfilati. Nessuna traccia di documenti, borsa e cellulare. Della sera della sua scomparsa si sa solo che ha trascorso alcune ore in un bar karaoke a Segrate. Poi sarebbe salita da sola in automobile e avrebbe girovagato lungo la strada provinciale verso Pantigliate.
Per comprendere anche le cause della morte, il pubblico ministero Francesco De Tommasi ha disposto l'autopsia sul corpo della donna. Il padre della donna sostiene che la figlia possa aver incontrato qualcuno: "Sicuramente ci sono delle ipotesi: che questa o queste persone che ha incontrato quella sera non fossero di suo gradimento. Per cui lei potrebbe aver sentito paura".