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Emilia Nobili uccisa dal marito in Valtellina: l’uomo non ha risposto alle domande del gip, disposta l’autopsia

Si è avvalso della facoltà di non rispondere davanti al gip Mohamed Rebani, il 64enne arrestato sabato per l’omicidio della moglie Emilia Nobili, professoressa di lettere in pensione residente a Poggiridenti (Valtellina). Per martedì è prevista l’autopsia sul corpo della donna.
A cura di Alice De Luca
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(immagine di repertorio)
(immagine di repertorio)

Nell'interrogatorio davanti al gip si è avvalso della facoltà di non rispondere Mohamed Rebani, il 64enne arrestato sabato per l'omicidio della moglie Emilia Nobili, professoressa di lettere in pensione residente a Poggiridenti, in provincia di Sondrio. Nonostante avesse confessato l'omicidio ai Carabinieri che lo avevano fermato per un controllo, Rebani è rimasto in silenzio durante l'interrogatorio di convalida del fermo. Il giudice del tribunale di Lecco ha quindi disposto per l'uomo la misura cautelare in carcere e ha stabilito che la competenza territoriale è della Procura di Sondrio, diretta da Piero Basilone, che domani riceverà il fascicolo d'indagine.

Nel frattempo proprio Basilone ha disposto l'autopsia sul corpo della 75enne. L'esame, affidato al patologo Luca Tajana dell'Istituto di medicina legale dell'Università di Pavia, si terrà domani, martedì 5 agosto. Per il momento Rebani resta in carcere.

La precedente condanna per maltrattamenti e lesioni

Nobili e Rebani si erano sposati una trentina di anni fa. Lui era tornato ad abitare insieme a lei pochi mesi fa dopo esserne stato allontanato. La donna infatti, il 16 ottobre 2024, aveva presentato contro di lui una querela per maltrattamenti e lesioni. Due giorni dopo la denuncia, il 18 ottobre, lui fu raggiunto da un obbligo di allontanamento dalla casa e un divieto di avvicinamento alla compagna .

Lo stesso giorno i Carabinieri lo arrestarono per violazione del divieto di avvicinamento. Dopo sei mesi in carcere, il 24 aprile Rebani fu condannato a un anno e sei mesi di reclusione ma fu liberato con sospensione condizionale della pena. Lo scorso giugno l'uomo era tornato a vivere nella stessa casa di Nobili, nonostante il parere contrario dei familiari di lei, soprattutto del figlio.

La ricostruzione dell'omicidio

Stando alle prime ricostruzioni dell'accaduto, Nobili è stata uccisa a coltellate la sera di giovedì 31 luglio. Rebani ha confessato l'omicidio la sera successiva, quella del 1° agosto, dopo essere stato fermato dai Carabinieri di Lecco durante un controllo notturno di routine. Ai militari ha detto di aver ucciso la moglie e di essersi spostato poi verso Lecco. Arrivati nella casa di Poggiridenti, i carabinieri hanno trovato il corpo della donna e vicino all'abitazione hanno recuperato l'arma del delitto e i vestiti utilizzati dall'uomo durante l'omicidio.

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