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Elezioni Milano, la fuga dei big del centrodestra: né Salvini né Berlusconi candidati

Né Matteo Salvini né Silvio Berlusconi si candideranno a Milano per le prossime elezioni comunali del 3-4 ottobre. Per Salvini si tratta della prima “assenza” dal 1993. In tutto il centrodestra sembra essere in atto una fuga dei big dalle prossime amministrative meneghine, quasi che vi sia la sensazione di una sfida già persa in partenza col sindaco uscente Sala.
A cura di Francesco Loiacono
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Dopo Silvio Berlusconi, la campagna elettorale per le Comunali di Milano del 3-4 ottobre 2021 perde un altro protagonista. Il leader della Lega Matteo Salvini non si candiderà al Consiglio comunale. Dopo aver annunciato che non sarebbe stato il capolista del Carroccio, fonti della Lega hanno infatti confermato all'agenzia Ansa che il leader del Carroccio non comparirà affatto nelle liste elettorali: un unicum dal 1993, quando Salvini iniziò la sua carriera politica proprio a Palazzo Marino.

Le voci sulla rinuncia di Berlusconi a comparire come capolista di Forza Italia erano state invece anticipate dalla testata online Affaritaliani.it, che ha riferito anche della rinuncia a correre di Gabriele Albertini, l'ex sindaco protagonista di una lunga telenovela come possibile candidato del centrodestra. Niente da fare: non sarà della partita. Così come non ci sarà nemmeno un altro big della coalizione, l'onorevole Maurizio Lupi. Il volto del leader di Noi con l'Italia, anch'egli a lungo corteggiato come possibile candidato sindaco, campeggia su diversi manifesti elettorali ma il suo nome non dovrebbe comparire in lista: il capogruppo della formazione sarà Matteo Forte, già consigliere comunale uscente.

La certezza sulla composizione delle squadre la si avrà solo con l'ufficializzazione delle liste, un mese prima delle elezioni amministrative. Ma intanto la sensazione, avvalorata anche da questa fuga dei big del centrodestra dalla competizione, è che la "partita" di Milano abbia già un sicuro vincitore: il sindaco uscente Beppe Sala. D'altronde, nei mesi scorsi abbiamo tutti assistito alle enormi difficoltà del centrodestra per scegliere un candidato che potesse (o volesse) sfidare Sala: la scelta è alla fine ricaduta su Luca Bernardo, proveniente dalla società civile e che sconta un grande gap di popolarità nei confronti di colui che fu "mister Expo".

Resta da capire se dietro a questa fuga dei big dalle elezioni milanesi si nascondano la paura (o la certezza) di perdere, strategie elettorali (favorire personalità della società civile a scapito dei politici) o magari, come sottolineano alcuni dei competitor "da sinistra" di Sala, la sottaciuta convinzione che anche l'attuale sindaco, in fondo, possa rappresentare in parte gli interessi dell'elettorato del centrodestra, sull'onda del clima di "unità nazionale" che in effetti anche nel governo. Intanto, finora la campagna elettorale per le prossime comunali non è affatto decollata, e l'appuntamento con le urne del prossimo 3-4 ottobre (con eventuale ballottaggio il 17-18 ottobre) sembra non appassionare i milanesi: che sia "colpa" dell'estate? I dati sull'affluenza e i risultati delle votazioni sapranno fornire alcune risposte.

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