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Elezioni comunali Milano 2021

Elezioni Milano, il candidato sindaco del centrodestra Bernardo: “Niente stipendio ai medici no-vax”

“Il green pass non è né di destra né di sinistra ma dipende da colleghi preparati che daranno una risposta in base a dati scientifici”. Lo ha detto il candidato sindaco del centrodestra a Milano Luca Bernardo, che è anche pediatra. “Ritengo che i medici debbano tutti essere vaccinati”, ha aggiunto Bernardo, secondo cui “se uno non lavora per decisione personale non di malattia, non deve comunque essere pagato”.
A cura di Francesco Loiacono
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(Luca Bernardo)
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Ha parlato di green pass e di obbligo vaccinale Luca Bernardo. E lo ha fatto non solo da candidato sindaco di Milano per il centrodestra alle prossime elezioni comunali, ma anche da medico: "Il green pass non è né di destra né di sinistra ma dipende da colleghi preparati che daranno una risposta in base a dati scientifici", ha detto oggi il primario di Pediatria all'ospedale Fatebenefratelli intervenendo alla trasmissione "Buongiorno Lombardia" in onda su Telelombardia. Il candidato sindaco ha poi aggiunto: "Quando si parla, bisogna parlare con cognizione e scientificità".

Oltre al green pass, e strettamente collegato a questo tema, c'è quello dell'eventuale obbligo vaccinale. Bernardo ha sottolineato che sui vaccini "c'è la libertà personale, salvo alcune categorie come quella dei sanitari che non possono esimersi dall'eseguire il vaccino, non solo per se stessi e per le famiglie, ma per gli altri che si vedono negli ambulatori". Sulla categoria alla quale appartiene il candidato sindaco del centrodestra è stato perentorio: "Ritengo che i medici debbano tutti essere vaccinati. Chi non lo è sta a casa. È molto semplice". E anche sulla possibilità di sospendere lo stipendio ai medici che decidono di non vaccinarsi è stato chiaro: "A me non interessa stipendio o no, però ritengo che se uno non lavora per decisione personale non di malattia, non deve comunque essere pagato perché quelli sono soldi pubblici".

In Lombardia partono le prime 1500 diffide a medici e sanitari no-vax

Proprio in questi giorni la Regione Lombardia sta facendo partire le prime 1.500 diffide ufficiali nei confronti di alcuni dei medici e operatori sanitari che non vogliono vaccinarsi. La platea dei no-vax, cioè degli operatori sanitari che stando a quanto verificato dalla Regione non avrebbero motivi per non vaccinarsi (ad esempio problemi di salute o malattia in corso) è di circa 3000 persone, ma il numero è destinato ad aumentare perché la ricognizione è in corso.

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