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Elezioni comunali Milano, Rasia Dal Polo parla da candidato sindaco del centrodestra: “Siamo pronti”

Con un lungo messaggio su Facebook, Roberto Rasia Dal Polo, giornalista e comunicatore 46enne ha ufficializzato la sua disponibilità come candidato sindaco del centrodestra alle prossime elezioni Comunali a Milano. Manca ancora l’ufficialità, ma sarà il direttore della comunicazione del Gruppo Pellegrini, genovese di nascita ma milanese d’adozione, il principale sfidante di Beppe Sala. “Il Sindaco uscente è forte e da me stimato. Ma la sua amministrazione ha compiuto alcuni errori gravi negli ultimi due anni – scrive Rasia Dal Polo su Facebook -. Credo che Milano possa tornare a pensare in grande”.
A cura di Francesco Loiacono
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Roberto Rasia Dal Polo (Facebook)
Roberto Rasia Dal Polo (Facebook)

L'ufficialità ancora non c'è, ma sembra ormai quasi fatta per il nome del candidato sindaco del centrodestra alle prossime elezioni Comunali a Milano, in programma (a meno che l'emergenza Coronavirus non scombini le carte) nell'anno appena iniziato. Roberto Rasia Dal Polo, attuale direttore della comunicazione del Gruppo Pellegrini, sarà il principale sfidante di Beppe Sala per la fascia tricolore. È stato lui stesso a dare un'accelerata alle voci sulla sua candidatura, per la cui ufficialità mancherebbe l'assenso di Silvio Berlusconi.

Qualcosa si è acceso dentro di me e non si è più spento

In un lungo post su Facebook pubblicato oggi, a Capodanno, il giornalista ex Sky e comunicatore, genovese di nascita ma milanese d'adozione, si è presentato alla città delineando un abbozzo di quello che potrà essere la sua campagna elettorale: "Per la prima volta, da quando l’8 dicembre il mio nome e il mio volto sono finiti su tutti i giornali, vorrei dire una cosa – ha scritto Rasia Dal Polo -. E lo faccio con profondo rispetto. Mesi fa mi è stato chiesto di mettere a disposizione di Milano e di tutti i milanesi i miei valori e le mie competenze. Sul tavolo è stata messa l’ipotesi di candidarmi a Sindaco di Milano. Me lo ha chiesto, come sapete, uno dei partiti della coalizione di centro-destra (la Lega, ndr). Ovviamente mi ha lusingato, ma ho risposto: ‘Mi spiace, non faccio il politico'. Pensavo fosse finita lì e invece mi è stato detto: ‘Abbiamo pensato a te proprio per questo. In quanto cittadino, manager, persona attenta al sociale'. A quel punto si è acceso qualcosa dentro di me e non si è più spento".

Rasia Dal Polo: A Milano devo tutto

Rasia Dal Polo ha quindi scritto il suo "atto d'amore" alla città: "Io a Milano devo tutto. Sono venuto nella nostra città poco più che ventenne, con un biglietto-treno di sola andata (che conservo ancora), dopo anni di gavetta in Liguria. Avevo in tasca uno stage di 6 mesi a Radio24. Ho fatto altra gavetta, tanta e durissima. Ho conosciuto la fame a fine mese, ma da Milano non me ne sono più andato. Mi è entrata nel sangue, come se ci fossi sempre stato. E mi ha aiutato tantissimo. Sono cresciuto qui, umanamente e professionalmente, in anni di radio, tv, giornali e poi con la mia piccola azienda, con il profondo impegno nel sociale e, infine, con le grandi aziende internazionali. Sono arrivato qui da solo. E ho l’orgoglio di dire che nessuno mi ha regalato nulla. Ma sono, rimango e rimarrò un cittadino".

L'amministrazione Sala ha compiuto gravi errori negli ultimi due anni

Rasia Dal Polo ha quindi posto la condizione alla sua candidatura che a quanto pare si sta concretizzando, ossia che sul suo nome convergano tutti i partiti della coalizione di centrodestra: "Io la disponibilità l’ho data e la confermo ai partiti della coalizione, a patto che il progetto sia di tutti e non di un solo partito. A patto che qualsiasi cosa faremo la faremo insieme per Milano e per i milanesi. Ho conosciuto molte persone, anche importanti, ultimamente. Ho respirato un’unione nel centro-destra che non vedevo da un po’ in politica. È quello che vogliamo noi cittadini". Quindi, un breve accenno al suo sfidante, Beppe Sala, e a come affrontare la campagna elettorale: "Milano è una tappa fondamentale, se vogliamo cambiare questo paese in meglio, mantenendo ciò che di buono c’è già. La sfida è difficile, ne siamo tutti coscienti. Il Sindaco uscente è forte e da me stimato. Ma la sua amministrazione ha compiuto alcuni errori gravi negli ultimi due anni. Credo che Milano possa tornare a pensare in grande".

Rasia Dal Polo si è quindi rimesso alle decisioni dei leader dei partiti della coalizione: "Sta a loro decidere chi affronterà questa sfida. Mancano pochi mesi e da cittadino dico: rimbocchiamoci le maniche. Io lo faccio per Milano, che amo. Per i milanesi, tutti. Per mia figlia. In ogni caso, grazie a chi ha voluto per ora credere con me in questa lucida follia". L'accenno finale è a Erasmo da Rotterdam e al suo "Elogio della follia": chissà che non sia un assist al leader di Forza Italia Silvio Berlusconi, che è da sempre un ammiratore del teologo e filosofo olandese tanto da tenere una copia del suo capolavoro sul suo comodino. Il lungo post di Rasia Dal Polo si conclude così: "W Milano. W i milanesi. Noi siamo pronti". La sfida a Sala è lanciata.

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