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Dottoressa finge di vaccinare i pazienti, l’Ordine dei medici di Como: “Siamo pronti a intervenire”

Il presidente dell’Ordine dei medici di Como Gianluigi Spata a Fanpage.it tiene a precisare che “siamo pronti a intervenire”. Il caso è quello dell’hub di Lurate Caccivio: qui ieri una dottoressa è stata denunciata per aver finto di somministrare vaccino anti covid in accordo con pazienti che puntavano così a ottenere il green pass. Il sospetto è che dietro ci fosse un’organizzazione che agiva per ottenere fraudolentemente il certificato verde.
A cura di Giorgia Venturini
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Immagine di repertorio
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"Se confermato di stratta di un episodio gravissimo". Così commenta a Fanpage.it il presidente dell'Ordine dei medici di Como Gianluigi Spata il caso di Lurate Caccivio. Qui una dottoressa del centro vaccinale è stata denunciata perché avrebbe finto di somministrare la dose anti Covid in accordo con i pazienti. Così questi risultavano immunizzati e potevano chiedere e ottenere il green pass, obbligatorio per entrare nei locali al chiuso e nei posti di lavoro. "Ora aspettiamo la chiusura delle indagini preliminari da parte della Procura e una volta confermati i fatti l'Ordine prenderà dei provvedimenti – continua Spata -. Perché ovviamente quanto accaduto ha violato completamente tutti i principi fondamentali del codice deontologico. È stata rovinata l'immagine della professione. L'obiettivo dell'ordine è invece quello di tutelare il cittadino e la salute pubblica". Poi il presidente Spata conclude: "Speriamo che le indagini siano svolte velocemente. Siamo pronti a intervenire".

Si indaga per frode per ottenere il green pass

Dalle prime informazioni a scoprire tutto sarebbe stata la cooperativa di medici che aveva in gestione l'hub e la somministrazione dei sieri contro il Covid. La dottoressa di Como, che nulla ha a che fare con la cooperativa, si era proposta di vaccinare 17 pazienti giudicati fragili giunti nell'hub di Lurate Caccivio da più parti della Lombardia. L’esposto sarebbe scattato per la precisione venerdì mattina quando un’impiegata che lavora all’accettazione ha notato che la dottoressa denunciata al posto di iniettare i sieri nel braccio dei pazienti riversava il contenuto della siringa in alcuni batuffoli di cotone. A questo punto il medico responsabile della cooperativa si è messo al posto della dottoressa per proseguire la vaccinazioni. I pazienti allora, dopo aver capito che la dose sarebbe stata somministrata veramente, hanno cercato di abbandonare il centro vaccinale. L'esposto ai carabinieri è stato presentato dal presidente di Medici Insubria Gianni Clerici, nonché responsabile sanitario dello stesso centro di Lurate. Ora le indagini si stanno concentrando di capire se dietro a questo accordo ci sia un'organizzazione mirata a vendere Green pass. Per tutti i dettagli bisognerà attendere i prossimi giorni quando le indagini sveleranno tutti i retroscena di quanto accaduto.

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