Don Samuele Marelli, accusato di violenze sessuali su 4 ragazzi: “Ho esagerato sul tema nudità, ma nego gli abusi”

La pubblico ministero di Monza, Francesca Gentilini, ha chiesto il rinvio a giudizio per don Samuele Marelli. Il 49enne, ormai ex responsabile dei centri parrocchiali di Seregno (Monza e Brianza), è accusato di violenza sessuale e atti sessuali con minori. Le vittime sarebbero quattro ragazzi. Il sacerdote – che è stato anche direttore della Fondazione oratori milanesi – , durante l'interrogatorio che si è svolto a maggio dinanzi ai carabinieri, ha negato le accuse, ma ammesso di essere stato eccessivo con "questo fatto nudità". E il riferimento sarebbe all'abitudine del prete e dei ragazzi di mostrarsi, durante ritiri o altri momenti, nudi. Negli scorsi mesi però più che a "abitudine a mostrarsi nudi", era emerso che il prete avrebbe fotografato i giovani sotto la doccia.
Il processo ecclesiastico
L'udienza preliminare si svolgerà a febbraio 2026. Il tribunale ecclesiastico, che aveva avviato il processo dopo alcune segnalazioni arrivate all'Ordinario Diocesano a dicembre 2023, si è già espresso su di lui ad aprile scorso. I giudici lo hanno ritenuto colpevole relativamente ad alcuni "atti impropri da parte di un chierico" che avrebbero avuto come vittime un minore e un maggiorenne. Atti che, come contestato dalla Procura di Monza, sarebbero avvenuti con "abusi di autorità". Nel caso del tribunale ecclesiastico, la condanna ha avuto come conseguenza quella di non celebrare funzioni pubblicamente per cinque anni, non confessare per dieci, il divieto di dimora nella diocesi di Milano, il divieto di contattare persone di Seregno e di frequentare ambienti con minori. Questo può avvenire solo in presenza di altre persone.
L'inchiesta in procura a Monza
Nell'inchiesta condotta dalla procura di Monza, le vittime sono quattro: tutte hanno fatto riferimento a palpeggiamenti e strusciamenti. Uno dei ragazzi ha raccontato che il sacerdote, in circa tre occasioni, lo avrebbe toccato nelle parti intime e si sarebbe masturbato davanti al giovane. Anche un altro sarebbe stato palpeggiato, dopo che il prete lo avrebbe invitato a togliersi i vestiti. A un'altra vittima, approfittando della sua presenza nella sua abitazione, l'avrebbe sollecitata a rimanere senza abiti per "sconfiggere la propria vergogna rimanendo a sua volta senza vestiti, lo abbracciava ripetutamente ponendo a contatto i loro corpi". Anche in questo caso la vittima, in altre occasioni, sarebbe stata palpeggiata. Così come la quarta vittima. In questi ultimi due casi, il sacerdote avrebbe fatto la doccia insieme ai minori e li avrebbe palpeggiati, toccati e insaponati nelle parti intime.
Gli abusi sarebbero avvenuti sia durante alcuni momenti di ritiro spirituale che di vacanze comunitarie. Dopo che la notizia era stata diffusa, in tutte le chiese della diocesi di Seregno era stata letta una nota diffusa dalla comunità pastorale lungo la quale era specificato che il sacerdote aveva lasciato la comunità a gennaio 2024 ed era stato sollevato da ogni incarico: "Tutte le energie dei sacerdoti, laici e laiche della comunità di Seregno sono da mesi indirizzate ai ragazzi, ai giovani e alle loro famiglie, che stanno affrontando un momento di accompagnamento e di analisi dell'accaduto insieme a qualificati professionisti e professioniste che li sostengono e li affiancano anche sul piano legale".