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“Dimesso dall’ospedale senza aspettare l’esito del tampone”: anziano positivo contagia i famigliari

Un uomo di 70 anni sarebbe stato dimesso dall’ospedale di Lodi senza aspettare l’esito del tampone. Solo tre ore dopo le dimissioni, quando l’uomo era ormai a casa con la sua famiglia, dall’ospedale gli avrebbero comunicato la positività al Coronavirus: ma nel frattempo la figlia, il genero e la nipote del 70enne sono stati contagiati. Dall’Asst di Lodi però replicano: “Era stato specificato nella lettera di dimissioni che il paziente avrebbe dovuto rispettare la quarantena obbligatoria che prevede l’isolamento e che la segnalazione del caso era stata inviata ad Ats”.
A cura di Francesco Loiacono
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Un uomo di 70 anni sarebbe stato dimesso dall'ospedale Maggiore di Lodi senza aspettare l'esito del tampone. E l'anziano, poi risultato positivo al Coronavirus, una volta tornato a casa avrebbe contagiato tre suoi famigliari: la figlia, il genero e la nipote. A denunciare l'episodio al quotidiano "Il Giorno" è stato proprio il genero del 70enne, un impiegato 48enne residente in un comune del Lodigiano. L'uomo e la sua famiglia, moglie e figlia, da un paio di settimane sono in quarantena perché hanno scoperto di essere positivi al virus. A infettarli sarebbe stato proprio il suocero, che dopo un ricovero all'ospedale Maggiore di Lodi per problemi respiratori non legati al Covid-19 sarebbe stato dimesso senza aspettare l'esito del tampone a cui era stato sottoposto.

L'esito del tampone è stato comunicato solo tre ore dopo le dimissioni

La vicenda risale al 12 febbraio, e il ricovero prima al pronto soccorso del nosocomio e poi nel reparto di Pneumologia "pulito" (ossia non Covid) dell'anziano è durato fino al 17 febbraio. La figlia dell'uomo è andata a prenderlo e l'ha riportato a casa, a quanto pare senza che nessuno l'avvertisse che al padre era stato effettuato il tampone e che sarebbe dunque dovuto rimanere in isolamento in attesa dell'esito. Il risultato del tampone è arrivato solo dopo tre ore, quando l'uomo era ormai a casa: dall'ospedale hanno comunicato alla famiglia che il 70enne era positivo. Da allora i tre famigliari si sono messi in isolamento e, dopo aver fatto il tampone, hanno scoperto di essere positivi. "Per noi è stato uno choc", ha dichiarato il 48enne al quotidiano. Intanto il suocero è dovuto tornare in ospedale, questa volta per problemi legati al Coronavirus: ha infatti bisogno dell'ossigeno.

La replica dell'Asst Lodi: Era stato specificato l'obbligo di quarantena

Interpellata da Fanpage.it in merito alla vicenda, l'Azienda socio sanitaria territoriale di Lodi ha replicato fornendo una diversa versione dei fatti. "Il paziente, ricoverato nella nostra struttura, era già in isolamento preventivo poiché entrato in contatto con un altro paziente positivizzatosi durante la permanenza in reparto – spiegano dall'Asst sulla base dei documenti in loro possesso -. Il ricovero presso l’Asst di Lodi si è svolto pertanto nel rispetto delle misure previste Covid-19. Al momento delle dimissioni avvenute il 17 febbraio, essendo il periodo di isolamento previsto fino al 21 febbraio, è stato specificato nella lettera di dimissioni che il paziente avrebbe dovuto rispettare la quarantena obbligatoria che prevede l’isolamento e che la segnalazione del caso era stata inviata ad Ats".

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