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Cristian Poletto, l’atleta 21enne investito e ucciso da un tir: il conducente era ubriaco

L’uomo alla guida del tir (risultato poi positivo all’alcol test) avrebbe invaso all’improvviso la corsia opposta, schiantatosi contro il mezzo del giovane. Il ragazzo, dipendente di un’azienda di arredi, stava rincasando dopo la giornata di lavoro.
A cura di Francesca Del Boca
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Cristian Poletto
Cristian Poletto

Sembra si sia messo al volante dopo aver bevuto il 42enne di Cremona arrestato per aver travolto e ucciso a Ospitaletto (Brescia) il 21enne Cristian Poletto: l'uomo, a bordo del suo tir, avrebbe invaso improvvisamente la corsia opposta, schiantatosi così con violenza contro il mezzo del giovane. Il ragazzo, dipendente di un'azienda di arredi a Cazzago San Martino, stava rincasando dopo la giornata di lavoro.

L'alcol test sopra il livello consentito per mettersi alla guida

Ricoverato all'ospedale Civile di Brescia dopo lo schianto avvenuto all'altezza di via Circonvallazione, il camionista è stato sottoposto al test per accertare l’eventuale presenza di alcol nel sangue: l’esame avrebbe rilevato un tasso alcolemico pari a 1,59 grammi per litro (il massimale consentito dal codice della strada è di 0,5 grammi). Per lui sono scattate immediatamente le manette, con l'accusa di omicidio stradale e di guida in stato di ebrezza.

Niente da fare invece per Cristian Poletto, alla guida del furgone coinvolto nell'incidente e ridotto a un ammasso di lamiere: i soccorritori, accorsi immediatamente sul posto, hanno potuto solo estrarre dal furgone il corpo ormai senza vita del ragazzo.

Chi era Cristian Poletto, l'atleta 19enne travolto e ucciso

Cristian Poletto abitava a Brescia insieme ai genitori e alla sorella: da un anno, dopo il diploma, lavorava alla Tanghetti Salotti di Cazzago San Martino.

Era uno sportivo, e praticava kickboxing. Dopo lo schianto, il team dilettantistico Vallecamonica Kickboxing Italia ha espresso sulla propria pagina social il cordoglio per la scomparsa del suo giovanissimo sportivo: "Un ragazzo esemplare di sani valori, agonista allievo del nostro coach Luciano Villetta che l’ha cresciuto come un figlio. Da tutti noi le più sentite condoglianze alla famiglia al tecnico e a tutti quelli che come noi lo hanno conosciuto. Che la terra ti sia lieve, Cri".

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