Cremona, ordinava cene di lusso durante il lockdown senza mai pagarle: denunciata truffatrice seriale

Aveva sfruttato l'emergenza sanitaria per farsi portare a casa cene cucinati da ristoranti di lusso, ma anche chili di carne e pasticcini. Tutto senza pagare. Così ha trascorso il suo lockdown Paola Francesca Pizzamiglio, 40 anni, residente a Vescovato, nel Cremonese. Da tempo però coltiva la sua carriera da truffatrice seriale del delivery e dei ristoranti. Già nel 2019 pagava cene al ristorante con amici con assegni scoperti, oppure con carte di credito che non funzionavano promettendo così di passare il giorno successivo a saldare il conto. Cosa che non faceva però.
La carriera da truffatrice seriale era iniziata nel 2019
In tutto sono 24 le vittime che sono finite nella trappola della truffatrici. Come riporta Il Corriere della Sera, molti dei ristoratori si pentono di essersi fidati, ma nei mesi di lockdown già il lavoro era poco così ogni ordine era ben accetto. Peccato però che la donna non pagava mai: ogni volta chiamava presentandosi come la figlia o l'amica di una cliente del locale o negozio per assicurarsi la fiducia dei commercianti per poi però truffarli poco dopo. La donna è stata sempre denunciata: solo lo scorso anno ha raggiunto un debito di 3.756 euro. Ma tutto ha avuto inizio nel 2019 quando Paola Francesca Pizzamiglio frequentava ristoranti e locali vari del Cremonese: una volta arrivato il momento di pagare si presentava con assegni scoperti o tessere del bancomat che non funzionavano. Ma il colpo più grosso messo a segno è quello del 13 aprile: la truffatrice acquistò un anello di brillanti e zaffiri, una catena d'oro e due ciondoli d'argento dal costo complessivo di 2.240 euro. Cifra che intendeva pagare, o meglio non pagare, con un assegno scoperto. Anche allora partì la denuncia. Ora tutti i suoi colpi sono stati elencati uno ad uno: dovrà chiarire tutto davanti al giudice.