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Cremona, 30mila mascherine importate dalla Cina senza marchio Ce: sequestro da 150mila euro

I carabinieri del Nas di Cremona hanno eseguito mercoledì 28 ottobre un sequestro di circa 30mila mascherine dal valore di 150mila euro. Si tratta di dispositivi di protezione individuale importati dalla Cina senza la certificazione del marchio Ce. Nel mirino delle indagini sono finite due società, una di Cremona e una di Brescia.
A cura di Giorgia Venturini
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Foto di repertorio
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Sono circa 30mila le mascherine sequestrate dai carabinieri dei Nas di Cremona. Secondo i militari le mascherine, di un valore complessivo di 150mila euro, sarebbe state importate dalla Cina senza la garanzia del marchio "CE" come invece aveva disposto l'Inail, l'ente che in Italia è responsabile della verifica e del rilascio della certificazione di conformità per la specifica categoria. Protagoniste di questo sequestro sono due aziende, una in provincia di Cremona e una in provincia di Brescia: stando a quanto riferito dai carabinieri si tratterebbe di una società specializzata e di un importante player di distribuzione nazionale dei dispositivi medici di protezione individuale, come le mascherine in questione appunto. L'assenza di una corretta certificazione ha fatto così scattare un decreto di sequestro preventivo, emesso dalla Procura delle Repubblica presso il Tribunale di Milano per 30mila mascherine  filtranti modello “KN95”.

Pochi giorni fa un sequestro di mascherine contraffatte

Non si tratta del primo sequestro di mascherine degli ultimi giorni. Già lo scorso 2 ottobre la polizia locale di Milano aveva provveduto a sequestrare altre 7mila mascherine senza certificazioni e che riportavano i loghi di diverse marche famose e squadre di calcio. Il reato di contraffazione è stato imputato a un rivenditore all'ingrosso di Agrate Brianza, in provincia di Monza. Secondo quanto comunicato dalla locale, gli agenti sono risaliti al carico di merce dopo un'attenta attività di controllo di alcuni mercati milanesi, da quello di Benedetto Marcello a via Vespri Siciliani sino a quello di viale Papiniano. E le mascherine erano tutte firmate: riportavano il marchio di Versace, Chanel e Gucci, personaggi della televisione, cartoni animati e videogiochi, come i Pokemon e Super Mario, e squadre di calcio, ma solo Inter, Milan e Juventus.

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