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Covid in Lombardia, il San Raffaele aumenta i posti letto per far fronte al picco di contagi

Per allentare la pressione che i casi Covid esercitano sul Pronto soccorso, nell’ospedale milanese sono stati attivati ulteriori posti letto. Un dato che conferma il trend degli ultimi tempi: le terapie intensive restano basse, ma tornano a congestionarsi le strutture ospedaliere.
A cura di Francesca Del Boca
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"Si comunica che, per far fronte alle necessità del Pronto Soccorso in considerazione anche del picco epidemico Covid, sono stati attivati in data 1 luglio ulteriori posti letto (al momento nove) in continuità con la Medicina ad Alta Intensità". Così l'ospedale milanese San Raffaele annuncia l'aumento di posti letto in corsia, vista la pressione che quest'ultima ondata di Omicron esercita sul pronto soccorso.

La pressione sul sistema sanitario

Un dato che conferma il trend degli ultimi tempi: le terapie intensive restano basse, al contrario della prima forma virulenta di Covid, ma tornano a congestionarsi le strutture ospedaliere. Secondo le ultime rilevazioni, infatti, il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale è salito del 13,3 per cento rispetto al 10,3 per cento della settimana precedente.

"Così si allungano le liste d'attesa"

Il picco di contagi costringe insomma il sistema ospedaliero a doversi riattrezzare. Lancia l'allarme l'Associazione Anestesisti: "Siamo in condizioni di dire che questo picco di contagi non sarà tale da mettere in crisi le rianimazioni ma temo, e non lo possiamo escludere, che potrà invece mettere in crisi il resto dell'attività ospedaliera a cui collaborano  gli anestesisti, soprattutto quella chirurgica. Così si allungano le liste d'attesa", ha detto Alessandro Vergallo, presidente nazionale dell'Associazione anestesisti rianimatori ospedalieri italiani  (Aaroi-Emac).

Visite vietate in ospedale

Atmosfere da zona rossa a Casalpusterlengo, epicentro della pandemia nazionale, per questo motivo: vietato l'ingresso ai familiari dei degenti in ospedale, salvo casi di "comprovata necessità". Il provvedimento, secondo quanto si legge nel comunicato ufficiale, è stato adottato proprio a causa dell’aumento del numero di infezioni da Covid.

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