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Inchiesta sull’urbanistica a Milano

Cosa succede oggi in Consiglio comunale a Milano: Sala si presenta in assemblea, possibili dimissioni di Tancredi

Il sindaco di Milano Beppe Sala interviene per la prima volta oggi in Consiglio comunale: al centro l’inchiesta sull’urbanistica che lo vede indagato. Il Partito Democratico gli fa scudo, ma per poter ripartire pretende “cambiamenti per rispondere ai nuovi bisogni della città”
A cura di Francesca Del Boca
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Giancarlo Tancredi e Beppe Sala fuori da Palazzo Marino a Milano
Giancarlo Tancredi e Beppe Sala fuori da Palazzo Marino a Milano
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È il giorno della resa dei conti. Quello in cui Beppe Sala, travolto insieme a parte della sua giunta nell'ultima tranche dell'inchiesta sull'urbanistica a Milano, si presenta per la prima volta in Consiglio comunale dopo la pesantissima assenza di giovedì scorso. In aula ci sarà anche l'assessore alla Rigenerazione Urbana Giancarlo Tancredi, per cui i pm hanno chiesto i domiciliari, che avrebbe già pronta una lettera di dimissioni.

E così, alle 16.30 di oggi 21 luglio il primo cittadino del capoluogo lombardo, tra i 74 indagati della Procura, parlerà a Palazzo Marino. Sembra che ribadirà la sua estraneità ai fatti e che si dirà pronto a proseguire il suo mandato fino alla naturale scadenza del 2027. Senza vacillare, forte del recente appoggio del Partito Democratico locale (in primis il segretario metropolitano Alessandro Capelli e la responsabile regionale Silvia Roggiani) che fa quadrato intorno al sindaco Sala. Con un ma: "Abbiamo espresso le nostre priorità, confermando al sindaco la necessità di segnali di cambiamento per rispondere ai nuovi bisogni della città", ha fatto sapere il direttivo dem meneghino, evidenziando come questa possa essere "un'occasione per ripartire" su temi cruciali come il diritto all'abitare, il governo dello sviluppo urbanistico e soprattutto una maggiore accessibilità ed equità. In poche parole, con una visione della città sempre più pubblica e inclusiva, che non sia aperta solo ai grandi capitali ma ai tantissimi cittadini che vivono e lavorano ogni giorno a Milano.

Al centro della bufera giudiziaria che ha travolto i vertici del Comune di Milano ci sono le accuse mosse al primo cittadino, indagato per false dichiarazioni su qualità personali proprie o di altre persone in relazione alla riconferma di Giuseppe Marinoni alla presidenza della Commissione Paesaggio, e per concorso in induzione indebita a dare o promettere utilità nell'ambito del progetto di riqualificazione dell'area dell'ex Pirellino, legato all'operato dell'imprenditore di Coima Manfredi Catella e dell'architetto del Bosco Verticale Stefano Boeri (ambedue indagati).

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