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Cosa sono i cani molecolari per la ricerca delle persone e dei cadaveri

I cani molecolari sono animali dotati di un eccezionale olfatto che vengono utilizzati sempre più spesso in operazioni investigative di polizia in virtù delle capacità di percepire, distinguere e memorizzare le molecole volatili degli odori anche a distanza di tempo.
A cura di Davide Falcioni
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Vengono impiegati nelle ricerche dei sopravvissuti a un terremoto o a una valanga, sanno fiutare le tracce di una persona anche sotto cumuli di macerie o metri di neve, ma sempre più spesso vengono impiegati anche per trovare uomini o donne scomparse ed è noto alle cronache, ad esempio, il loro ruolo nelle indagini sulla morte di Yara Gambirasio o di Melania Rea.

Sono i cani molecolari, animali dotati di un eccezionale olfatto che vengono utilizzati sempre più spesso in operazioni investigative di polizia in virtù delle capacità di percepire, distinguere e memorizzare le molecole volatili degli odori anche a distanza di tempo. Il naso di questi cani è in grado di riconoscere l'odore di una specifica persona anche dopo svariati giorni dal suo pas

saggio in un luogo ed è questa la loro peculiarità, quella che li rende davvero speciali e li distingue dai comuni cani da caccia o da tartufo: i cani molecolari hanno una memoria di media durata che gli altri non hanno.

Cani molecolari: quali sono le razze prescelte

Naturalmente il particolare "talento" di questi cani è in parte dovuto a "madre Natura", in parte a un meticoloso addestramento. Anche la razza però gioca un ruolo determinante, e non a caso – come spiega Kodami – vengono solitamente usati cani Bloodhound, o Cani di Sant'Uberto, ormai chiamati comunemente, come sinonimo, cani molecolari, o cani investigatori: si tratta di una specie di origine belga allevata fin dall'antichità dai monaci dell'omonimo convento nelle Ardenne.

La razza è stata selezionata con pazienza e abilità proprio per lo straordinario olfatto, oltre che per le sue doti di forza e resistenza che ne facevano un animale estremamente utile all'uomo per la caccia alla grossa selvaggina, specialmente il cervo. In seguito incroci tra Bloodhound e molossi vennero usati dai conquisatdores spagnoli per combattere gli indios e da lì furono poi impiegati negli Stati Uniti per la ricerca degli schiavi fuggiti.

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Oggi per fortuna questi animali vengono impiegati per scopi molto più nobili come la ricerca delle persone scomparse. Prima di essere messi al lavoro, tuttavia, vengono adeguatamente addestrati: al cane viene fatto annusare un oggetto appartenuto al disperso (o al ricercato), per permettergli di memorizzarne l'odore. Il cane addestrato al Mantrailing assumerà una specifica postura oppure proporrà un preciso comportamento nel momento in cui l'odore ricercato è stato individuato.

I test effettuati sui cani che eseguono queste mansioni hanno potuto dimostrare una forte affidabilità, non a caso vengono utilizzati anche dalle forze dell'ordine, in quanto ritenuti piuttosto  affidabili nell'individuazione e avviso della presenza degli odori ricercati.

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