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Cosa rischia il trapper Baby Gang accusato di detenzione illegale di armi da fuoco

L’arresto per possesso di armi da fuoco clandestine potrebbe portare conseguenze pesanti a Baby Gang, considerando le sue condanne precedenti e un possibile coinvolgimento di quattro uomini con passaporto macedone, anch’essi arrestati. Valerio de Gioia, consigliere della Corte D’Appello di Roma, ha spiegato a Fanpage.it cosa rischia il trapper dopo questi nuovi sviluppi.
Intervista a Dott. Valerio De Gioia
Consigliere della Corte d'Appello di Roma
A cura di Matteo Lefons
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Baby Gang è di nuovo nei guai. Il trapper, all'anagrafe Zaccaria Mouhib, è stato arrestato per porto e detenzione illegale di armi da fuoco. La polizia lo ha colto in flagranza di reato: quando è andato a prelevarlo dall'hotel in cui soggiornava, ha trovato una pistola con la matricola abrasa, cioè con il numero identificativo cancellato o manomesso, e il caricatore con 9 proiettili. Nella sua casa in provincia di Lecco invece sono state trovate altre due pistole che il trapper conservava e nascondeva in un mobile. In contemporanea sono stati arrestate quattro persone con passaporto macedone e una di loro aveva l'Ak 47 che Baby Gang avrebbe utilizzato in alcuni video musicali con il collega Simba La Rue. Mouhib era a piede libero in attesa di essere assegnato ai servizi sociali per scontare la condanna definitiva di due anni e nove mesi per la sparatoria vicino a Corso Como.

Valerio de Gioia, consigliere della Corte d’Appello di Roma, ha spiegato a Fanpage.it cosa rischia Baby Gang dopo questo nuovo arresto: "Le pene per chi possiede una pistola abrasa sono molto alte perché si tratta di armi clandestine. In più Baby Gang avrebbe appena iniziato i servizi sociali, ma queste misure sostitutive alla prigione saltano se nel frattempo si commettono altri reati. E ci si ritrova a dover scontare entrambe le condanne insieme, presupponendo che l'imputato è innocente fino a quando le indagini non avranno fatto il loro corso".

In merito alle altre quattro persone arrestate e dell'Ak 47 sequestrato. "L'Ak 47 è un'arma di guerra – precisa de Gioia – e il suo possesso prevede pene ancora più alte (fino a dodici anni, ndr). Il coinvolgimento di questa famiglia macedone renderebbe la vicenda più complessa. Quello che prima era criminalità spicciola potrebbe evolversi in qualcosa di più simile alla criminalità organizzata. E in quel caso interverrebbe l'antimafia". Proprio ieri sera, mercoledì 10 settembre, Baby Gang è salito sul palco per l'ultima volta, ospite del concerto di Emis Killa a Rho Fiera. Potrebbe esser stata la sua ultima apparizione live in attesa che la giustizia si esprima.

Le informazioni fornite su www.fanpage.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra un paziente e il proprio medico.
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