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Condannato a 19 anni per omicidio, esce dal carcere e accoltella una donna: “Sono viva per miracolo”

“Quando ho visto che era pronto a colpirmi per la seconda volta con lo scalpello, ho creduto seriamente che mi avrebbe ammazzata”: a dirlo è stata la donna che è stata aggredita a Pasqua a Brescia con uno scalpello da un uomo, che già in passato era stato condannato per omicidio.
A cura di Ilaria Quattrone
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Domenica 20 aprile, giorno di Pasqua, una donna è stata aggredita da un 49enne (Bledar Ujka Afikat) in via delle Battaglie, nel centro di Brescia, poco prima delle 18.30. È stata colpita con uno scalpello. Fortunatamente è riuscita a salvarsi. Il 49enne è stato invece arrestato e, dagli accertamenti, è emerso che era uscito dal carcere dopo una condanna a 19 anni per omicidio: nel 2004, infatti, aveva ucciso a Milano un uomo di 32 anni e ferito un suo amico dopo un diverbio.

L'aggressione fuori dall'osteria del compagno

"Quando ho visto che era pronto a colpirmi per la seconda volta con lo scalpello, ho creduto seriamente che mi avrebbe ammazzata", ha raccontato la vittima al quotidiano Il Giornale di Brescia. La 62enne, quando è stata aggredita, stava lavorando all'esterno del ristorante All'Ombra della Pallata gestito dal compagno.

"Stavo pulendo per terra, tra i tavoli. Mi ero chinata per raccogliere dei mozziconi di sigaretta, quando ho visto il volto di questa persona che non conoscevo". L'uomo le avrebbe detto: "Ah sei tu" e subito dopo l'ha colpita poco più sopra del collo.

Ha spiegato di essere riuscita ad allontanarlo con uno spintone. Il malvivente è stato poi bloccato da alcuni agenti della Polizia di Stato che, proprio in quei momenti, si trovavano nei paraggi: "Era pronto a colpirmi una seconda volta con lo scalpello che aveva in mano".

Il rapporto tra l'aggressore e il compagno della vittima

Il 49enne è stato arrestato con l'accusa di tentato omicidio perché, per gli investigatori, sarebbe stato intenzionato a uccidere. Adesso si trova in carcere in attesa della convalida del giudice per le indagini preliminari. La 62enne, che ha precisato agli inquirenti di non conoscere l'aggressore, è stata trasferita agli Spedali Civili di Brescia dove, dopo una notte, è stata dimessa: "Sono viva per miracolo", ha detto.

Il malvivente sembrerebbe conoscere il compagno della vittima: "Sono convinto che lo abbia fatto per colpire me", ha detto infatti al Giornale di Brescia. I due infatti avrebbero avuto dei problemi circa tre anni fa quando aveva preso in gestione il locale: "C'era stata una colluttazione nel locale, ma poi era finita lì". Da allora non si erano più detti nulla fino a ieri quando si sono incontrati fuori dall'osteria: "Stavo facendo manovra con l'auto qui in centro e lui mi ha dato una manata sul cofano". Subito dopo, c'è stata l'aggressione alla compagna.

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