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Comincia il corteo contro lo sfratto del Leoncavallo a Milano, Farina: “A settembre una manifestazione nazionale”

É cominciato il corteo di protesta contro lo sfratto dello storico centro sociale milanese Leoncavallo, dove questa mattina sono iniziate a sorpresa le operazioni di sgombero con l’intervento della Polizia e dei Carabinieri. Daniele Farina, rappresentate del centro, ha annunciato una manifestazione nazionale per il 6 settembre.
A cura di Alice De Luca
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É cominciato il corteo di protesta contro lo sfratto del Leoncavallo, storico centro sociale di Milano in via Watteau. Alcune decine di persone, nonostante la pioggia delle ultime ore, si sono radunate vicino allo stabile e hanno cominciato a sfilare dietro allo striscione "Giù le mani dal Leoncavallo".

Da questa mattina, infatti, il centro sociale è presidiato da uomini della Questura e Carabinieri che a sorpresa hanno cominciato le operazioni di sgombero, in anticipo di settimane sulla data ufficiale che era stata fissata per il 9 settembre. Lo stesso sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ha dichiarato di essere rimasto all'oscuro dell'intervento: nessuno l'avrebbe menzionato nemmeno ieri durante la riunione del Comitato per l'ordine e la sicurezza. 

Foto: Simone Giancristofaro
Foto: Simone Giancristofaro

Daniele Farina, attivista e rappresentante del Leoncavallo, ha annunciato l'ipotesi di convocare una manifestazione nazionale per sabato 6 settembre per protestare contro lo sgombero. La manifestazione sarà probabilmente preceduta da un'assemblea pubblica nei primi giorni della stessa settimana, per il 1° o 2 settembre. "Sarà una manifestazione nazionale – ha detto Farina – perché quello che sta succedendo qua è solo l'anticipazione di un modello di Paese che si vuole avere. Sarà una sperimentazione per capire se a Milano, la città avanzata, esiste ancora chi vuole rispondere a questo attacco".

"C'è una strana legalità che si vuole affermare a Milano – ha proseguito Farina durante il corteo – Questa vicenda non riguarda solo il Leoncavallo ma lo spazio pubblico a Milano, quei milioni di metri quadri di aree dismesse che nel frattempo sono stati destinati a usi molto diversi da quelli per i quali il Leoncavallo ha lavorato. Non so se dall'inchiesta sull'urbanistica milanese usciranno reati, ma di certo ci sono state scelte politiche sbagliate".

(Articolo in aggiornamento)

Ha collaborato Simone Giancristofaro

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